È una vera e propria guerra tra operatori ecologici quella che in mattinata si è scatenata nella via principale del centro di Porto Empedocle coinvolgendo anche due assessori che sono stati aggrediti. I netturbini della Realmarina, che non operano la raccolta dei rifiuti da dieci giorni, hanno bloccato il camion di un’altra ditta di raccolta di Canicattì incaricata dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Ida Carmina per far fronte all’emergenza immondizia.
Le strade del paese che ha dato i natali a Camilleri sono infatti invase dai rifiuti, sia in centro che in periferia, a causa dello sciopero (autorizzato solo per un giorno) voluto dagli operatori della società che vanta diversi crediti dal Comune oggi in dissesto. A poco sono bastate le rassicurazioni del sindaco arrivate nei giorni scorsi: puntualmente, come già era accaduto a gennaio e la scorsa estate, Porto Empedocle è stata sfregiata dall’immondizia per strada nonostante i risultati ottimi raggiunti dalla raccolta differenziata. Molti ne hanno anche approfittato per gettare per strada rifiuti ingombranti, come divani, televisori e frigoriferi, acuendo una situazione già drammatica.
Oggi doveva essere il giorno della svolta, ma i netturbini della Relmarina, che attendono diversi mesi arretrati di stipendio, hanno bloccato i mezzi dell’altra ditta incaricata dal sindaco Carmina che adesso chiede aiuto alla prefettura. La situazione è degenerata nella mattinata quando, all’ingresso della via Roma due assessori, il vicesindaco Salvatore Urso e Giuseppe Sicilia sono stati aggrediti con spintoni e schiaffi durante le operazioni di controllo dei lavori di raccolta. A sedare la rissa è intervenuta la polizia di Porto Empedocle, con il personale della polizia municipale e la guardia di finanza.
“Il fatto che io abbia trovato un’altra ditta è stato un atto dirompente per evitare la sofferenza della città. Solitamente non si trova nessuno (come era successo a giugno) perché le ditte non vogliono calpestarsi tra loro. Fortunatamente questa volta abbiamo trovato una ditta a cui esprimo la mia solidarietà per quanto accaduto”. Il sindaco non crede ai suoi occhi per ciò che è accaduto in questa mattina: “Siamo in una situazione allucinante – spiega il sindaco in commissariato – abbiamo garantito alla ditta dei rifiuti gli stipendi seppur con un ritardo bloccando un’emorragia che andava avanti da diverso tempo. Loro non possono tenere in ostaggio una città in questo modo quando comunque noi continuiamo a pagare”. Gli stipendi arretrati sono stati ridotti a tre.
“Con tante difficoltà siamo riusciti a mantenere i servizi dopo il dissesto. Il Governo ci ha ascoltato e ci ha permesso di andare avanti e fornire i servizi essenziali pur avendo trovato un Comune senza risorse e con gli avanzi già spesi. A breve arriveranno altri soldi grazie al nuovo decreto che comprende i comuni in dissesto come Porto Empedocle, io avevo già annunciato questo agli operatori della ditta ma non mi hanno ascoltato”. Coloro che hanno protestato hanno minacciato anche alcuni giornalisti arrivati per filmare quanto accadeva per le vie della città.(Repubblica)