Toccante messaggio su Facebook del sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara: “Cari Naresi nel mondo, cari Narisi fora paisi, cari concittadini, oggi in questo straordinario giorno, quello della Sacra Famiglia e del vaccino anti Covid, il mio pensiero va a voi che vivete lontano dalla nostra città che sentite vicina a volte più di noi che ci viviamo. Mai come in questo straordinario anno sentiamo il bisogno di avervi vicini e di esservi vicini.
Che anno, che feste!
Il prossimo mercoledì 30 sera spero vogliate accogliermi in casa vostra, vi racconterò di quest’anno oramai finalmente alla fine, e condividerò con voi i nuovi progetti per la nostra Naro. Stiamo lavorando, oramai lo facciamo da mesi, per essere pronti al dopo Covid. La nostra città ha bisogno di normalità per affrontare le nuove sfide. Normalità nei suoi conti, nei suoi bisogni primari quali acqua tutti i giorni e pulizia efficiente a partire da una raccolta di rifiuti puntuale con tutto il personale ed i mezzi previsti. Perché quando voi tornate a Naro il primo confronto lo avete proprio con acqua e rifiuti! Quanto mi piacerebbe sapere di avere il conforto che non manchi più nessuno dei due, ma ancora viviamo lo sconforto di non aver superato le criticità che, credetemi, riusciremo a superare! Voi lo sapete! Io sono tenace e caparbia quanto basta ed indomabile e forte. Perciò vi prometto che così sarà! Sono passati 19 mesi da quando i naresi mi hanno affidato il compito di amministrare Naro. I conti sono stati e sono ancora un problema, non per mancanza di risorse economiche ma per… disordine. Mi piacerebbe tanto coinvolgervi nella democratica partecipazione alla vita della città e nelle scelte che ogni giorno facciamo affinchè Naro occupi il posto che merita per le sue ricchezze. Certo ogni tanto mi piace sognare ed il primo dei miei sogni è quello di potervi dire “tornate se volete… Naro è pronta per offrirvi lavoro, servizi e futuro a voi ed ai vostri figli”. In questo momento sono a casa ed ho di fronte a me l’albero di natale che con le sue luci sembra suonare una musica allegra ed il presepe che sa tanto di famiglia ma anche di malinconia. La stessa malinconia che sento quando penso a voi che siete partiti per cercare un futuro migliore. Tanti di voi siete il nostro orgoglio, anzi tutti voi siete l’orgoglio di Naro.”