«Il motore dell’intera sua vita è stato alimentato dalla passione. Per il Diritto, per la politica, per la scrittura. Vincenzo La Russa ha lasciato un segno significativo in ciascuno di questi ambiti. A Ignazio, Romano ed Emilia, ai loro cari, il mio abbraccio affettuoso in questo triste momento».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
E’ morto all’età di 83 anni Vincenzo La Russa, fratello maggiore di Ignazio, senatore di Fratelli d’Italia e già ministro del governo di Silvio Berlusconi. Era nato in Sicilia a Paternò ed era un avvocato civilista. La Russa, sulle orme del padre Antonino che fu senatore del Msi, aveva intrapreso la carriera politica, seppur nei ranghi della Dc: prima come consigliere comunale e provinciale di Milano, città dove si era trasferito con la famiglia e dove aveva studiato, frequentando la facoltà di Giurisprudenza all’’Università Cattolica del Sacro Cuore, conseguendo la laurea con una tesi di diritto costituzionale. Nel 1979 venne eletto nella con la Democrazia cristiana nel collegio di Rho, in provincia di Milano. Poi nel 1983fu eletto deputato, nel collegio di Milano-Pavia, sempre sotto il simbolo dello Scudo crociato. Dopo lo scioglimento della Dc aderì al Ccd, con cui viene rieletto al Senato nel collegio di Caltagirone-Paternò.
Nel 1994 Palazzo Madama lo designa membro dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa di Strasburgo (di cui diventa vicepresidente) e dell’assemblea parlamentare dell’Ueo (Unione Europea Occidentale) di Parigi. Resta a Palazzo Madama fino al 1996. Giornalista e saggista, oltre che politico e avvocato, La Russa ha scritto diverse biografie tra le quali “Il ministro Scelba” nel 2002, “Amintore Fanfani” nel 2006, un libro su Giorgio Almirante e il volume “Da Mussolini a Fini” nel 2009.