• Home page
  • Contatti

Giornale Nisseno

  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Politica
  • Riceviamo e pubblichiamo
  • Regione
  • Sport
  • Contatti
Ultime notizie:
  • Giro di Sicilia: 4 milioni di euro per la sistemazione delle strade   |   21 Mar 2023

  • Caltanissetta, al Teatro Margherita manifestazione in ricordo delle vittime di mafia    |   21 Mar 2023

  • Caltanissetta, Precetto Pasquale Interforze   |   21 Mar 2023

  • Mussomeli, investimento di arredo urbano in tutto il territorio   |   21 Mar 2023

  • Le Giornate FAI di Primavera a Caltanissetta e Mussomeli   |   21 Mar 2023

  • Vincenza Calvaruso eletta Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF)   |   21 Mar 2023

 
Home» Cronaca|Primo piano»Morto Francesco Saverio Borrelli, fu a capo del pool Mani Pulite

Morto Francesco Saverio Borrelli, fu a capo del pool Mani Pulite

Facebook WhatsAppt Telegram Email Print Di più

E’ morto a Milano Francesco Saverio Borrelli, ex capo del pool Mani Pulite ai tempi in cui era Procuratore della Repubblica ed ex procuratore generale di Milano. Protagonista di una capitolo della storia d’Italia, per 47 anni ha indossato la toga, Borrelli si è spento in ospedale a 89 anni.

Francesco Saverio Borrelli era nato a Napoli il 12 aprile 1930 ed è morto all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano dove era ricoverato da un circa un paio di settimane. Lascia la moglie Maria Laura, i figli Andrea e Federica e quattro nipoti. Figlio e nipote di magistrati e a sua volta con un figlio magistrato, Borrelli, trasferitosi a Firenze, ha studiato al conservatorio (la musica, insieme alla montagna, è stata una delle sue passioni) e si è laureato in legge con una tesi su ‘Sentimento e sentenza’. Relatore fu Piero Calamandrei.

Vinto il concorso nel 1955, è entrato in magistratura come giudice civile a Milano, nel palazzo dove il padre era la più alta carica. Passato dal civile al penale, ha presieduto sezioni di tribunale e di Corte d’Assise, giudicando anche le Br. Negli anni Sessanta è stato tra i fondatori della corrente di Magistratura Democratica.

Il 17 marzo 1988 Borrelli è succeduto a Mauro Gresti alla guida della Procura della Repubblica, dove dal 1983 era procuratore aggiunto. E’ diventato noto con Mani Pulite, la maxi-inchiesta che ha coordinato con il vice Gerardo D’Ambrosio, collega ed amico scomparso il 30 marzo 2014 e con il quale, peraltro, si è talvolta trovato in disaccordo sui temi di politica giudiziaria. Dal 1999 al 2002 come Procuratore Generale ha difeso con fermezza il principio costituzionale della indipendenza della magistratura.

La camera ardente si aprirà “lunedì mattina alle 9.30 nel Tribunale di Milano, nell’atrio di fronte all’Aula Magna”, ha spiegato il procuratore generale di Milano Roberto Alfonso.

“Un grande capo che ha saputo anche proteggerci, un grande magistrato che ha fatto la storia di questo Paese”. Sono le prime parole di Francesco Greco, capo della Procura di Milano e che faceva parte del pool ‘mani pulite’. “Con la sua guida autorevole ha fondato lo spirito moderno dell’ufficio nell’intransigente rispetto dei valori di indipendenza e legalità. Il suo esempio ispira quotidianamente il nostro lavoro. Nei nostri cuori vive con orgoglio la sapienza di un uomo speciale”. Così la Procura di Milano in un comunicato di Francesco Greco “piange” Borrelli.

“Scompare un baluardo resistente a difesa e a tutela dell’indipendenza della magistratura”. Così il procuratore generale di Milano Roberto Alfonso. In Procura generale, ha detto, il ricordo di lui è “vividissimo”, “era sempre presente ad ogni ricorrenza” nel Tribunale milanese. Il pg Alfonso, dal punto di vista personale, ricorda soprattutto la sua “cordialità e cortesia”.

Bobo Craxi, guidò un colpo di Stato – “Ebbe la funzione di guidare un sovvertimento istituzionale da parte di un corpo dello Stato nei confronti di un altro. Non è una mia opinione personale, i giuristi lo chiamano colpo di Stato”. Così Bobo Craxi, figlio di Bettino, l’ex premier socialista morto nel 2000. Borrelli, ha proseguito Bobo Craxi contattato dall’ANSA, “è stato protagonista della storia di questo Paese e ha saputo negli ultimi anni esprimere un secco revisionismo su quell’azione che ebbe risvolti politici a tutti noti. Seppe fare un’analisi obiettiva”. Tornando agli anni di Mani Pulite, Bobo Craxi ha affermato che quei magistrati “svolsero un’azione politica che loro stessi consideravano rivoluzionaria e i presupposti rivoluzionari non hanno il problema di dover applicare i manuali”.(Ansa)

craxi|Di Pietro|Francesco Saverio Borrelli|magistratura|Mani Pulite|milano|MORTO|notizie italia 2019-07-20
Tags craxi|Di Pietro|Francesco Saverio Borrelli|magistratura|Mani Pulite|milano|MORTO|notizie italia
Facebook WhatsAppt Telegram Email Print Di più
Articolo precedente:

Caltanissetta, isola ecologica tecnologica di via malta: da lunedì 22 luglio, variano orari e modalità

Articolo successivo:

La Fanfara dei Bersaglieri di Caltanissetta alla Valle dei Templi

Articoli Correlati

Canicattì. Assaltato distributore di benzina, rubati soldi e chiavi della cassaforte 

Autotrasporto: Accordo Firmato, per revocare fermo si attende ritocco delle Accise

Ospedale Sant’Elia. Amara storia di un anziano di San Cataldo: Applicano punti di sutura, lasciando frammenti di vetro sulla fronte.  

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

  • Home page
  • Privacy Policy
  • Contatti
GiornaleNisseno.com è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta N.180 del 5/11/2003 – ROC: 35310 - Partita IVA: 02960360853 - Direttore Resp.: Danila Bonsangue. Redazione Giornale Nisseno: giornalenissenoredazione@gmail.com - Tel. 329.6468511