Nei giorni scorsi su invito del Sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, e della Presidente della 6^ Commissione Sanità del Comune Rita Daniele, si sono riuniti a Palazzo del Carmine il Sindaco, i componenti della 6^ Commissione Sanità, il Presidente dell’Ordine dei Medici Giovanni D’Ippolito, il Segretario della Fimmg Salvatore Pasqualetto, e le sigle sindacali, CISL e Uil nelle persone di Di Maria e Centorbi. Oggetto della riunione è stato il cosidetto “Decreto sull’appropriatezza prescrittiva” che da qualche mese modificava le modalità di prescrizione di esami e di visite specialistiche da parte dei medici di medicina generale, rendendo difficile sottoporsi a molti controlli con il servizio sanitario: in sintesi vi era una ricaduta negativa sulla salute e sulle tasche dei cittadini. La categoria dei Medici, così come hanno puntualizzato D’Ippolito e Pasqualetto, ha espresso a livello nazionale il proprio disappunto, tanto da dare mandato alla Presidente Nazionale della Federazione Medici Chersevani di interloquire con urgenza e direttamente con il Ministro della Salute On. Lorenzin. L’Incontro tra la Presidente nazionale dei Medici e il Ministro ha spinto la On. Lorenzin a fare marcia indietro, firmando una circolare per fare chiarezza, bloccando di fatto il suddetto decreto che se fosse stato immediatamente operativo non avrebbe consentito ai medici di medicina generale di prescrivere 203 esami in assenza dei criteri di erogabilità, che erano stati stabiliti solo su base economica e non su criteri scientifici. Il decreto non faceva chiare distinzioni tra i criteri di erogabilità e il criterio dell’appropriatezza clinica, la cui definizione spetta al medico, che deve tener conto di parametri scientifici e di numerose variabili che riguardano la specifica situazione del paziente in cura, rispettando in tale maniera il proprio giuramento che prevede la prescrizione secondo scienza e coscienza”.
Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco, Giovanni Ruvolo, interessato a che venga garantita un’appropriata assistenza sanitaria, in particolare alle fasce deboli della popolazione, non in grado di assicurarsi attività diagnostiche facendo ricorso al privato.
Contenuta la soddisfazione espressa dalla sigle sindacali presenti al tavolo, sia a riguardo alla riattivazione delle prestazioni sanitarie di cui si paventava la soppressione, sia, soprattutto, con riferimento alle esigenze dei ceti sociali più deboli, che comunque devono sempre di essere salvaguardati all’insegna di una sanità che va sempre più privatizzandosi.
La VI Commissione consiliare, tramite la Presidente Daniele continuerà a seguire la vicenda, ed insieme al Sindaco si farà promotrice di un altro incontro quando altre novità verranno dal Ministero.