[embed_video id=118134]Internati Militari Italiani fu il nome ufficiale dato dalle autorità tedesche ai soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell’Armistizio di Cassibile (8 settembre 1943).
Dopo il disarmo, soldati e ufficiali vennero posti davanti alla scelta di continuare a combattere nelle file dell’esercito tedesco o, in caso contrario, essere inviati in campi di detenzione in Germania. Solo il 10 per cento accettò l’arruolamento. Gli altri vennero considerati “prigionieri di guerra. 650.000 militari italiani catturati dai tedeschi. I soldati, sin dall’inizio della loro prigionia, vennero obbligati ad un lavoro massacrante di dodici ore quotidiane per sei giorni la settimana. Nel video il racconto di Salvatore Russo 97 anni, di Riesi e della nipote di Michele Lipani di San Cataldo morto nel campo di concentramento
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