Ci stiamo inesorabilmente avvicinando alla scadenza per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del nuovo Sindaco di Caltanissetta. Già da alcuni mesi qualcuno ha avanzato la propria individuale aspirazione, qualcun’altro, nel tradizionale gioco della vecchia politica, sta annaspando nella speranza di rendersi credibile agli occhi dell’opinione pubblica e, viceversa, vi sono cittadini organizzati in movimenti e aggregati civici che prima di pensare ad un nominativo da individuare, hanno chiamato a raccolta i nisseni e congiuntamente stanno partecipando alla realizzazione di un assetto credibile per un programma di matrice civica. Non possiamo più permetterci l’inconcludenza dei politicanti che hanno abusato della nostra fiducia, millantando il rinnovamento ma occupandosi soltanto di distribuire poltrone ed incarichi. In atto, però, vi sono due significative esperienze civiche che si stanno organizzando per un’alternativa politica di governo della città. Una è il M5S con la una forte capacità mediatica di orientare il consenso, l’altra è rappresentata dal Patto Etico Responsabile, un’unione di movimenti e aggregazioni civiche, come Intesa Civica Solidale, i Comitati di quartiere, i comitati spontanei che da anni danno attuazione al metodo partecipativo nella realizzazione di concrete iniziative a tutela dei cittadini e del territorio. Ci siamo stancati di essere considerati numeri dai partiti che gestiscono il potere al Comune, come alla Regione, fino al Parlamento nazionale e che ci illudono, con le solite promesse o con primarie strumentali, che sono i cittadini i protagonisti delle scelte. E’ arrivato il tempo di dare concreta realizzazione al metodo partecipativo, dicendo basta a quel sistema paternalistico ordito da chi ha fatto sempre i propri personali interessi. E’ tempo di definire una chiara e sana proposta politica che sappia scardinare questo sistema corrotto e corruttibile che i partiti dei vecchi schieramenti tradizionali hanno costruito. In questi anni, a Caltanissetta, ad animare la partecipazione dei cittadini con iniziative e proposte concrete non sono stati i partiti politici, ma i Comitati di quartiere, il Comitato permanente in difesa del cittadino, vari altri comitati spontanei e i movimenti civici come ICS e il M5S. Viceversa, cosa hanno fatto i vecchi rappresentanti dei partiti politici con le loro strutture organizzate? Conferenze stampa e dibatti inconcludenti in Consiglio comunale che hanno determinato il disastro che viviamo a Caltanissetta con la mancanza di lavoro e la solita gestione clientelare del precariato, la chiusura delle attività produttive, l’incuria nella gestione dei servizi con l’aumento dei costi a carico dei cittadini (rifiuti, acqua, ICI e addizionali varie, SCAT). Nel 2009 ICS e il M5S, con la prima esperienza di Polo civico a Caltanissetta, hanno dimostrato che se i cittadini si organizzano riescono a proporre una credibile alternativa di governo delle città. Questa, però, per essere vincente necessita di una più complessiva coesione che riconosca le individualità senza esaltazioni egoistiche di superiorità. Per queste ragioni, con speranza, ho appreso dai giornali che le forze civiche, insieme, voglio parlare di cose concrete da realizzare, passo necessario per costruire un progetto comune per le prossime elezioni amministrative. Da cittadino, a tal proposito, mi auguro che gli aderenti al M5S, a PER, nelle sue componenti, e la società civile libera dalle pastoie ideologiche, vogliano definire un percorso comune che sia modello anche per le altre realtà territoriali. La credibilità di persone come Cancelleri, Magrì, Ruvolo, Rovello, Campione, Ambra, con la diffusa responsabilità degli aderenti a questo progetto, sarà la garanzia per il reale cambiamento e il rinnovamento della classe dirigente della città. Siamo parte di un’unica comunità che ha bisogno di ritrovare una strada comune da percorrere. L’occasione di rendere le prossime elezioni amministrative a Caltanissetta un evento per costruire un futuro di sviluppo per noi stessi e le giovani generazioni dipende da ognuno di noi; l’auspicio è quello di non sprecare l’opportunità. Caltanissetta 07/02/2014 Michele Pilato
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