Salvatore Farina, architetto/urbanista e consigliere regionale Meritocrazia Italia Sicilia: “Credo che indipendentemente dal ruolo lavorativo di ciascuno, torni utile adoperarsi per il rispetto della dignità della persona umana, della libertà di opinione e di stampa, di riunione e di associazione, di religione, per il diritto di partecipare alle scelte che toccano ciascuno di noi, come il diritto all’istruzione, alla salute, alla giustizia, per il riconoscimento del merito e del valore di ogni lavoro svolto nel quotidiano, della funzione essenziale della famiglia, che costituiscono il sistema dei valori fondamentali sui quali si regge la società italiana.
Sono nato a Palermo e da circa un decennio vivo a Catania con la mia famiglia. Lo svolgimento del lavoro professionale per me significa dare adempimento ai doveri ordinari dell’attività e con senso di responsabilità, conscio del privilegio di contribuire alla trasformazione dell’idea di città e delle circostanze territoriali in evoluzione e ciò al servizio dei diritti dei cittadini nei loro complessi rapporti civili, etico-sociali, economici e politici, con l’osservanza delle norme del vivere reale, dettata dal rispetto per i diritti altrui e dalla consapevolezza dei propri doveri.
Nella seconda metà del mese di dicembre 2022, ad Avellino, durante i lavori della Direzione Nazionale, il Presidente di Meritocrazia Italia l’avv.to Walter Mauriello, mi ha insignito della carica di Consigliere regionale della MI per la Sicilia, incarico che mi ha onorato, assumendomi l’onere di rappresentare il capitale interno umano regionale di MI Sicilia che mira al raggiungimento di un obiettivo: migliorare il presente e contribuire alla costruzione di un futuro sostenibile in un’ottica solidale, espansiva ed altruistica.
Meritocrazia Italia rappresenta una visione della società in cui i diritti si coniugano con la responsabilità per il bene comune, racconta dei nuovi scenari sociali e culturali, avendo la finalità di dar voce a chi serba ancora la speranza e fungere così da stimolo a chi ha smesso di credere alla politica per le troppe promesse ricevute.
La politica, a volte, può apparire come una sorta di cammino impervio – mentre – dovrebbe essere intesa come una missione che mette alla prova le motivazioni di noialtri, il valore dell’umiltà, il significato di fare squadra e con la determinazione di guardare al futuro con ottimismo.
Ogni volta che immaginiamo il domani, abbiamo bisogno di una buona dose di fiducia, perché muovere un passo verso un nuovo scenario vuol dire seguire il percorso che abbiamo intrapreso, e per questo motivo dobbiamo impegnarci di guardare con la mente ed anche con il cuore verso l’orizzonte, riuscire a immaginare una forma nel tempo che si propone agli altri e con una visione ampia di ciò che ci circonda. Da sempre, la capacità di vedere il futuro è ciò che ha permesso a noi italiani di evolvere e non possiamo fare a meno di rivolgerci al mondo che verrà. Le persone e i territori saranno al centro, l’ambiente muoverà le nostre azioni, ogni risorsa sarà trattata in modo sostenibile, puntando al meglio grazie all’innovazione. Come facciamo a sapere che sarà così? Perché lavoreremo ogni giorno, per far sì che la nostra visione si realizzi e per costruire un futuro che sia un posto dove vivere bene.
L’ambiente ed il paesaggio sono il ritratto di una civiltà e della cultura di una comunità, storicamente i fiumi erano intesi come “la dimora degli Dei”, noi di Meritocrazia Italia stiamo elaborando, tra le altre, una proposta di legge tesa “all’infrastrutturazione verde” del territorio, mirando alle “premialità trasferibili” in luogo del regime sanzionatorio.
Meritocrazia vuol dire partecipare ad un progetto che va oltre il singolo, significa avere a disposizione un megafono con il quale far emergere dal basso le esigenze sociali meritevoli, allorquando capaci di tramutarsi con l’impegno e lo studio in progetti fattivi o di proposte di legge. Noi intendiamo la democrazia come partecipazione, ascolto, scambio di esperienze, inclusione, solidarietà e crediamo che l’equità sociale non possa essere considerata un onere di sistema da sostenere, bensì un fattore sinergico di sviluppo umano ed economico, e per non restare indietro rispetto al tempo che scorre.
Grazie alla nostra Mission, in poco più di tre anni, siamo riusciti ad organizzare coordinamenti in ogni Regione, molte Province e Comuni.
Ciascuna Regione ha il proprio ufficio stampa e la propria struttura organizzativa; abbiamo pubblicato oltre 1000 articoli e testi di approfondimento su tematiche di rilevanza nazionale, territoriale e locale, abbiamo depositato diverse proposte di legge e partecipato a tavoli tecnici del Governo, in particolare siamo riusciti ad aggregare persone provenienti da ogni parte d’Italia e da alcune sedi estere, pur se appartenenti a diverse estrazioni politiche, accomunate dalla sola volontà di costruire un percorso condiviso, finalizzato a recepire le varie istanze provenienti dalla società civile e con l’intento di elaborare ed offrire soluzioni ragionate, equilibrate e concrete, convinti che le diversità siano fonti di ricchezza anziché motivo di divisione.
Da consigliere regionale di MI Sicilia, posso affermare che ci proponiamo al pubblico siciliano mediante “l’assemblea regionale di MI Sicilia”, gruppo di studio composto da nove persone dove ciascun delegato svolga il lavoro, secondo le proprie competenze, seguendo il dibattito politico e gli orientamenti istituzionali di coloro che rappresentano lo Stato sociale e di diritto, giusto il mandato politico ricevuto democraticamente dalla cittadinanza, con la finalità di promuovere iniziative, progetti e proposte di legge volte a rafforzare i valori del civismo per la vita reale.
Coerenza, volontà, esercizio al lavoro e competenza, dialettica garbata e propositiva piuttosto che “urlata”, sono elementi imprescindibili di una differente visione della partecipazione attiva e per la gestione della “cosa pubblica”.
Come disse una volta Thomas Edison “il valore di un’idea sta nel metterla in pratica” e noi siamo qui per dimostrarlo.”