[embed_video id=77627]I preparativi per la cerimonia iniziano sin dalla prima mattina del mercoledì santo, seguendo una rigorosa tradizione. I Mastri della categoria che ha espresso il Capitano, quest’anno Calogero Castelli, si recano in corteo a prelevare l’Alabardiere, il Portabandiera, l’Alfiere Maggiore e lo Scudiero dalle loro abitazioni. Successivamente, tutte le categorie si riuniscono in Piazza Garibaldi e si recano a rendere omaggio al Capitano, davanti la sua abitazione. Il Maestro Cerimoniere sale a casa del Capitano e può iniziare la vestizione, con il tipico abito settecentesco, sotto l’attento occhio dei Capitani degli anni precedenti, del Console Generale e dei Cerimonieri. Dopo un breve saluto dal balcone, il Capitano scende in strada, annunciato da tre squilli di tromba e accolto da un caloroso applauso. Qui è accolto dal Presidente della Real Maestranza, che lo invita a passare in rassegna la milizia schierata davanti l’abitazione del Capitano, con la formula: Capitano, la Milizia è schierata. La onori passandola in rassegna. Durante questa fase il Capitano usa il saluto militare, retaggio delle origini miliziane della Maestranza.
Dopo la rassegna, il corteo, composto in genere da circa quattrocento Mastri, si reca in Municipio, dove il Sindaco consegna al Capitano le chiavi della città, investendolo simbolicamente della responsabilità della città fino alla Domenica di Pasqua.Da qui tutto il corteo si sposta nel cortile della Biblioteca comunale “Luciano Scarabelli”, dove vengono accesi i ceri, si alza il gonfalone e, non appena il Capitano abbia ricevuto il Crocifisso velato di nero, parte la processione penitenziale fino in Cattedrale, accompagnata dal solo suono dei tamburi della banda musicale. Tutta la Maestranza indossa guanti e farfallini neri, in segno di lutto. Dentro la Cattedrale, il Capitano riceve il perdono perché si è fatto carico dei peccati di tutti ed, insieme a tutta la Maestranza, sostituisce le calze, la cravatta e i guanti con quelli bianchi, in segno di gioia. Quest’anno a mezzogiorno la Real Maestranza non è uscita come di consueto dalla Cattedrale a causa del maltempo.
Al termine dell’intensa mattinata, il Capitano si ritira nuovamente a casa, dove per tutto il pomeriggio e buona parte della sera riceverà le categorie di artigiani, le autorità civili, quelle ecclesiastiche e infine gli amici e i parenti.Le attuali categorie che partecipano alla Real Maestranza sono: il Sindacato Panificatori, gli Idraulici e Stagnini, i Barbieri, i Pittori Decoratori, l’Unione Muratori, i Marmisti, i Falegnami ed Ebanisti, l’Unione Carpentieri e Ferraioli, i Calzolai, Pellettieri e Tappezzieri, e i Fabbri.
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