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Home» Redazione»“Ma quali euro, da me trovi i bitcoin”

“Ma quali euro, da me trovi i bitcoin”

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L’ultimo record lo ha macinato ieri: 20mila dollari (poco meno di 17mila euro). Ma sono giorni ormai che la corsa dei bitcoin prosegue senza sosta. C’è chi grida alla truffa, continuando a chiedersi come abbia fatto una moneta virtuale creata non da uno stato sovrano ma da una rete di computer, e non controllabile da banche o governi, a veder in soli due anni moltiplicare il suo valore. In fondo si è passati dalle accuse di essere la valuta delle transazioni illegali del deep web, come per droga e armi, al debutto nel mondo dei futures e di alcune delle più importanti Borse.

Questa frenesia per la criptovaluta di cui ormai parlano tutti ha fatto sì, non solo che ormai in alcuni negozi si possa pagare in bitcoin, ma soprattutto che sia stato inaugurato un punto vendita in cui è possibile acquistarli. ‘Compro Euro’ (da notare il gioco di parole) è stato aperto a Rovereto (Trento) due settimane fa, il 4 dicembre scorso. “Siamo 7 soci – spiega all’Adnkronos uno di loro, Federico Monti – abbiamo sentito che c’era una grande esigenza da parte degli italiani di entrare in questo mondo. Perché questa è la moneta del futuro”. E hanno deciso di buttarsi in questa avventura.

“La reazione è stata entusiastica, si è scatenata una vera e propria corsa all’oro – racconta Monti – Qualcuno arriva da noi scettico, solo per saperne qualcosa in più. Ed è questa poi la nostra prima attività: fare informazione e formazione. La prima cosa che diciamo è che è importante che investano tempo per conoscere i bitcoin ma anche che questo non è un modo sicuro per fare soldi facili ma uno strumento con diverse funzioni. Ma sono tanti anche quelli che vengono già preparati e sicuri di voler acquistarli, contanti alla mano”.

“Noi registriamo tutte le operazioni superiori ai 100 euro – prosegue – ora come ora cambiamo sui 10mila euro al giorno in bitcoin e la media è di 500 euro a persona ma abbiamo già fatto un’operazione da 100mila euro e siamo in trattative per alcune anche da centinaia di migliaia di euro”. Un bitcoin, come una qualsiasi moneta, è frazionabile ed è acquistabile anche solo una percentuale: ieri ad esempio con 500 euro si poteva acquistare lo 0,0032 di un bitcoin.

Ma come funziona? “Noi abbiamo un tot di bitcoin – spiega Monti – ma quando c’è un acquisto importante li compriamo per il cliente. La commissione è variabile, dipende da diversi fattori. Ad esempio se a noi costano di più, la percentuale sale”. Quanto alle persone che vanno da ‘Compro Euro’ in via di Rialto 21 sono davvero “estremamente diverse tra di loro. Ci sono sia uomini che donne, in egual misura. E si va dal ragazzino, che non ha un conto corrente o perché non crede nelle banche o perché non ha molti soldi, che investe quasi tutto quello che ha in bitcoin, a signori 70enni, stufi o preoccupati di tenere i soldi in banca. Se la persona di una certa età arriva poco convinta, i millennials non hanno dubbi che si parli della moneta del futuro”. Anche se alla fine “le transazioni più consistenti le fanno i 40-50enni, che lavorano già da qualche anno e hanno quindi messo qualcosa da parte, pur investendo una percentuale minore del loro patrimonio”.
In Trentino, ricorda Monti, ci sono negozi che usano i bitcoin. “Molti negozianti li preferiscono perché non ci pagano nessuna commissione: le operazioni di acquisto si effettuano tramite una app. Inoltre non è falsificabile come una banconota, non si può clonare come una carta di credito e non può essere scoperto come un assegno”. E a chi gli chiede se siamo di fronte a una bolla, Monti risponde: “Potrebbe essere una bolla come uno spillo, potrebbe cioè cambiare l’economia attuale e il modo di fare transazioni”.
Nel caso in cui si dovesse cambiare idea, non c’è problema: “Chi rivuole gli euro è il benvenuto – conclude Monti – Ma fino a ora nessuno ha rifatto il cambio. Qualcuno si è informato, ma poi non è andato ava

bitcoin|economia 2017-12-19
Tags bitcoin|economia
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