[embed_video id=108061]La notte dell’epifania porta via le feste ma lascia in dono tante golosità nelle calze dei bambini appese ai camini e sull’albero di Natale. Caramelle, cioccolatini biscottini per i bimbi più buoni e il tradizionale carbone per quelli più monelli, non più vero come si usava una volta ma una versione dolcissima che rappresenta un monito goloso. E per gli ospiti inaspettati i “ dolcetti da riposto”.
Sono delle piccole “gemme” di pasta di mandorla ripiene di conserva di arance o mandarino decorate in maniera così festosa e variopinta che a solo guardarle rallegrano la giornata. Questi squisiti dolcetti hanno origine antica poiché appartenevano alle dispense delle famiglie nobili siciliane di una volta. Il nome è stato dato dal fatto che questi dolci, per l’appunto, una volta preparati, si conservano per lunghi periodi nella dispensa chiamata appunto anticamente “riposto” ossia ripostiglio. Si tratta, quindi, di dolci da conservare in dispensa e da offrire agli ospiti inattesi in visita.
Una volta “addentata” la dura scorza di zucchero colorato , questi piccoli involucri variopinti manifestano tutto il loro dolcissimo sapore, smorzato, solo alla fine, da un piacevole retrogusto amaro della pasta di mandorla che ne costituisce il ripieno.