La pecora Dina (cosi chiamata dagli animalisti) sta bene. Dina è la pecora, anzi l’agnello che è sbarcato nei giorni scorsi a Lampedusa con un gruppo di migranti provenienti dal Marocco. Si tratta della prima pecora clandestina arrivata in Italia dopo aver attraversato il mediterraneo a bordo di una barca. Da quel montone, considerato nell’Islam un animale sacro, Amir non voleva separarsi, piuttosto voleva offrirlo in sacrificio all’Europa perché se ne prendesse cura. E così è avvenuto.
La pecora di cui si e’ occupata anche la stampa libica e’ salva – si legge in una nota dell’associazione animalista AIDAA – infatti ieri dopo essere stata visitata dal veterinario e’ stata dichiarata non macellabile in quanto di incerta provenienza, inoltre non pare presentare particolare malattie e quindi non rischia nemmeno l’abbattimento preventivo, Dina in questi giorni sara’ sottoposta agli esami veterinari di rito, ed affidata temporaneamente ad una persona di fiducia del veterinario. Noi – conclude la nota AIDAA – mercoledi’ presenteremo una richiesta ufficiale di adozione della pecora sia al sindaco di Lampedusa che alla ASL Veterinaria di Palermo”.