A Lampedusa una barca di legno di 10 metri, la ventesima dalla mezzanotte ad ora, è stata intercettata a 12 miglia a Sud-Ovest da Lampione da una motovedetta della Guardia di finanza. A bordo, 22 subsahariani di cui 12 donne. Il gruppo è stato trasbordato e l’imbarcazione, partita da Sfax, è stata lasciata alla deriva. Anche loro, dopo un primo triage sanitario direttamente su molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot di di contrada Imbriacola dove gli ospiti presenti sono saliti a 963. Per stasera, la Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, ha disposto il trasferimento di 80 migranti con il traghetto di linea per Porto Empedocle, già 107 tunisini hanno lasciato l’hotspot e sono stati trasferiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle.
Altri 62 migranti, fra cui una donna e 5 minori, su un barcone di 10 metri, sono stati soccorsi, a 16 miglia dalla costa di Lampedusa, da una motovedetta della Guardia di finanza.
63 migranti fra cui 4 donne, tutti sub-sahariani sono stati soccorsi a circa 2 miglia dal porto da una motovedetta della Capitaneria di porto. Prima nel giro di un’ora altri 4 sbarchi, con 58 persone, si sono registrati nel giro di un’ora. Ad intercettare i 4 barchini – a bordo dei quali vi erano rispettivamente 17, 16, 11 e 14 tunisini e subsahariani – sono state le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. L’ultima imbarcazione, quella con a bordo 14 subsahariani, fra cui 8 donne, è partita da Sfax. Tredici sbarchi, si sono registrati dalla mezzanotte fino all’alba a Lampedusa. Nella serata di ieri ce n’erano stati invece altri 4. Gli ultimi 4 barchini prima della mezzanotte sono stati soccorsi dalle motovedette della Capitaneria di porto e dei carabinieri. Su un’imbarcazione, partita da Zuara, erano in 39; sull’altra, di 6 metri, partita da Djerba, erano in 6. Ed ancora su una barca in vetroresina, salpata da Chebba, sono stati bloccati in 16, fra cui 2 donne e 2 minori. Infine, la motovedetta dei carabinieri ha bloccato un barchino di 6 metri, partito da Chebba, con 9 tunisini. La Prefettura di Agrigento lavora senza sosta ai trasferimenti per alleggerire la pressione sul centro di contrada Imbriacola. Una lotta contro il tempo, che sembra essere vanificata dai continui approdi sull’isola.