Sono 104 i migranti che, dopo essere stati sottoposti a tampone rapido per la diagnosi del Covid, sono stati trasferiti – dalla polizia – sul traghetto di linea “Sansovino” che giungera’ in serata a Porto Empedocle. All’hotspot di contrada Imbriacola restano, intanto, 600 persone. Prefettura e Viminale stanno cercando di fare in fretta a trasferire i gruppi arrivati negli scorsi giorni per evitare che la struttura di primissima accoglienza, arrivata ad ospitare 831 persone in neanche 48 ore, collassi. Le condizioni del mare sono in peggioramento e infatti gli sbarchi sono fermi ad ieri all’alba quando, con due barchini, sono arrivati in 172.
Dopo gli ultimi febbrili soccorsi sono 211 sopravvissuti a bordo di Sea Watch3 in cinque interventi. In un caso ieri l’equipaggio della ong tedesca è intervenuta durante un naufragio, con diverse persone in acqua: dei 53 a bordo del natante, sono stati tratti in salvo in 34: sarebbero dunque 19 le vittime.
«I sopravvissuti raccontanto – spiega Sea Watch che chiede l’assegnazione di un porto sicuro e che si trova a circa 25 miglia da Lampedusa – di aver visto annegare dei parenti. Le esperienze traumatiche hanno lasciato segni fisici e psicologici. Lo staff medico sta curando molti naufraghi ma la nave non è un ospedale. Il diritto alla vita deve valere per tutti».
Cinque migranti con “gravi problemi di salute”, sono stati evacuati dalla ‘Sea Watch 3′, ieri notte e questa mattina. Tra loro due donne in avanzato stato di gravidanza; un uomo, inoltre, e’ stato autorizzato ad accompagnare la moglie incinta. A bordo sono rimaste 205 persone, compresi i 34 superstiti di un naufragio. “Hanno urgente bisogno di sbarcare ed essere curate adeguatamente. Abbiamo bisogno di un porto sicuro al piu’ presto”, afferma la ong tedesca la cui nave si trova a ridosso delle acque italiane, davanti a Lampedusa. (Foto ANSA)