Barrafranca oggi 17 dicembre 2020, ricorda Fancesco Ferreri a 15 anni dal suo assassinio. Francesco Ferreri, aveva 13 anni e venne ucciso nel 2005 nelle campagne di Barrafranca, provincia di Enna, venne seviziato, massacrato con diciannove colpi di chiave inglese in testa e infine gettato in una discarica di campagna. La Commemorazione si è svolta nella chiesa Madre ma considerate le misure anti Covid e il numero ridotto dei partecipanti è stata trasmessa in diretta Streaming. “È una vergogna che dopo 15 anni, Francesco non abbia avuto giustizia e non ci siano dei colpevoli che paghino” dichiara il sindaco di Barrafranca Fabio Accardi. Francesco venne ucciso nel 2005, un anno dopo si pensò alla svolta: assassinato da una banda di pedofili. La vittima sarebbe stata adescata, portata in un luogo appartato – forse una stalla – dove avrebbe subìto un tentativo di violenza. Francesco si sarebbe ribellato. Per questo sarebbe stato ucciso. 19 colpi alla testa con una chiave inglese gli hanno sfondato il cranio, poi il corpo sarebbe stato caricato in un’auto, spostato, e gettato nel dirupo.
La vicenda fu ricostruita dai magistrati della Procura dei minori di Caltanissetta – competente poiché tra gli indagati c’era anche un minorenne – e dai pm della procura di Enna che fecero arrestare dai carabinieri: Giuseppe Faraci, 21 anni, l’unico accusato di omicidio, ed altri tre adulti – Salvatore Randazzo, di 20, Calogero Mancuso, di 40 e Antonio Lo Bue, di 39 – che insieme ad un compagno di scuola della vittima, un ragazzino di 15 anni, erano accusati di violenza sessuale aggravata. Dopo 4 anni il colpo di scena, tutti assolti per mancanza di prove. I 4 arrestati lasciarono le carceri di Messina, Caltagirone ed Enna tra urla di gioia dei parenti e di disperazione della madre di Francesco. Chi lo ha ucciso e perché? Oggi dopo 15 anni il piccolo Francesco non ha avuto giustizia e non ci sono colpevoli per una vita finita in questo modo tragico a soli 13 anni. Fallimento della giustizia degli uomini e si prega per quella di Dio.