Con l’espressione “demenza senile” ci riferiamo, per l’esattezza, a una serie di patologie: più che altro si tratta di una denominazione generica, che include malattie come ad esempio l’Alzheimer e la demenza da corpi di Lewy.
Ti invitiamo, per maggiori dettagli, a consultare i sintomi della demenza senile sul blog di AMioAgio. È importante informarsi al meglio, per cogliere in tempo tutti i campanelli d’allarme e cercare di favorire quanto più possibile un buon tenore di vita per chi è colpito dal disturbo.
È fondamentale anche capire come gestire coloro che soffrono di demenza senile. Non è sempre facile, anche perché la reazione a questa problematica varia a seconda della storia individuale, del carattere e delle circostanze. Una grossa difficoltà si pone nel momento in cui l’anziano si rifiuta di mangiare: quali sono le motivazioni, e come si può intervenire per risolvere la situazione?
In generale, il sito che abbiamo nominato poco fa – amioagio.it – è ricco di consigli per la cura della terza età. Dai uno sguardo ai contenuti, che potrebbero risultare utili se ti occupi di una persona anziana.
L’Alzheimer
Con ogni probabilità, l’Alzheimer è la forma di demenza senile più nota. È una patologia neurologica degenerativa, per cui purtroppo non esistono veri e propri farmaci al giorno d’oggi.
Attualmente la malattia di Alzheimer rappresenta circa il 55-60% dei casi di demenza senile. Le maggiori avvisaglie sono i deficit di memoria, il disorientamento da un punto di vista sia temporale sia spaziale, i cambiamenti dell’umore e dei comportamenti. Quando si registrano queste condizioni è bene effettuare un esame neurologico per saperne di più.
Ancora non si conosce la causa reale dell’Alzheimer, ma di certo ci sono dei fattori che ne accelerano il decorso. Pensiamo ai traumi cranici, a un’alimentazione del tutto sbagliata e all’abuso di alcool o di droga.
La demenza da corpi di Lewy
Un’altra tipologia di demenza senile è quella da corpi di Lewy. Questa malattia neurodegenerativa somiglia all’Alzheimer per i suoi sintomi, ma è ad esordio più precoce ed è provocata proprio dall’accumulo, nel cervello, dei cosiddetti corpi di Lewy (aggregati di proteine insolubili).
Man mano che passano i mesi, i disturbi della memoria si fanno sempre più significativi. In uno stadio avanzato il paziente perde autonomia, e va aiutato anche nei più piccoli compiti quotidiani. Alla demenza da corpi di Lewy sono spesso legati fenomeni di malnutrizione e disidratazione.
La demenza vascolare
Tra le demenze senili rientra anche quella vascolare, che deriva da una circolazione sanguigna cerebrale alterata. Questo deterioramento cognitivo è connesso alle emorragie e agli infarti cerebrali; rispetto all’Alzheimer, determina prima i deficit di movimento e poi quelli di memoria.
La diagnosi di questa demenza è simile a quella delle altre, ma la differenza sta proprio nei suddetti infarti cerebrali. Anche qui, ovviamente, c’è bisogno di una terapia di sostegno, volta alla riduzione del colesterolo cattivo e al controllo della pressione arteriosa.
I sintomi della demenza senile
Ci sono alcuni segnali da non trascurare, rivelatori soprattutto se si ripetono nel tempo e se si combinano tra loro.
Abbiamo già citato le perdite di memoria, che riguardano specialmente gli eventi più recenti. Si aggiungono leggere difficoltà nei calcoli, nel linguaggio e nell’orientamento; possono verificarsi insonnia, apatia, lieve depressione, sbalzi di umore più o meno veloci.
Questi indizi variano da persona a persona, e in alcuni casi possono dipendere anche soltanto da un periodo molto stressato o dall’avanzare dell’età (ad esempio la tristezza che si accentua quando ci si rende conto di essere invecchiati). Se si ha il dubbio, è comunque opportuno consultare un esperto per avere più chiara la situazione.
Gli elementi di rischio
Ti stai domandando se sia possibile prevenire la comparsa della demenza senile? Ancora non è sicuro, ma in qualche circostanza sembra di sì: almeno se si agisce molto precocemente, eliminando alcune abitudini poco sane e adottando il giusto stile di vita.
È evidente che ciò non vale per le demenze causate dalla genetica e da fattori non modificabili. Tuttavia è possibile intervenire su quelli modificabili: mangiare in modo salutare, non fumare, limitare le bevande alcoliche, fare sport, scongiurare il pericolo di obesità e di ipercolesterolemia, coltivare i rapporti sociali e svolgere attività fisiche e mentali produttive.
Qualche ultimo consiglio
Se hai a che fare con una persona che soffre di demenza senile, ricorda che i suoi atteggiamenti sono alterati dalla malattia: il tuo parente potrebbe mostrarsi nervoso, triste, ripetitivo in ciò che dice, poco consapevole di alcuni rischi (il gas acceso, le macchine per strada ecc).
Vi sono individui con demenza senile che rifiutano di nutrirsi, altri che non riescono a dormire, altri ancora che non vogliono bere. Cerca di non compiere gesti bruschi, di mantenere una voce bassa e di comprendere le ragioni alla base di questi problemi. La pazienza è indispensabile: non insistere mai, ed eventualmente chiedi aiuto per non dover gestire tutto da solo.