La Ksm, dichiara un esubero di personale in Sicilia pari a 134 unità, di cui 53 a Palermo, 15 a Messina, 14 a Trapani, 33 a Caltanissetta, 19 ad Agrigento. Con una lettera indirizzata tra gli altri all’assessorato al Lavoro della Regione, l’istituto di vigilanza annuncia di avere avviato la procedura per le guardie giurate non in possesso della abilitazione di addetto alla vigilanza aeroportuale, portuale e ferroviaria e della abilitazione per la carica di direttore tecnico.
“E’ una situazione inaccettabile” reagisce Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Sicilia stigmatizzando la procedura di licenziamento. “A poco più di un anno dalla precedente procedura di licenziamento del personale avviata dalla KSM che è costata il posto di lavoro ad oltre 200 guardie giurate siciliane, l’azienda ci dica chiaramente cosa intende fare. Non vorremmo che questo sia il preludio di un ancora più nefasto futuro. Come si possono assicurare servizi se il personale è ridotto all’osso? Necessitano soluzioni strutturali e non tampone, solo così si potrà scongiurare il continuo susseguirsi di procedure su procedure che si traducono in licenziamenti su licenziamenti. I lavoratori e le loro famiglie sono stanchi di vivere col fiato sospeso. Attendiamo, dunque, l’esame congiunto per entrare nel merito della trattativa, sempre accanto ai lavoratori”.(Repubblica)