• Home page
  • Contatti

Giornale Nisseno

  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
  • Politica
  • Riceviamo e pubblichiamo
  • Regione
  • Sport
  • Contatti
Ultime notizie:
  • Caltanissetta, Janni: “Pessima la qualità dei sacchetti per la raccolta differenziata distribuiti dalla Dusty”   |   28 Mag 2023

  • A San Cataldo “Salut Expo”: iniziativa di sensibilizzazione sul tema sport e salute   |   28 Mag 2023

  • Niscemi, l’allarme del Nursind: ambulanza del 118 con due soli operatori, impossibile gestire i soccorsi   |   28 Mag 2023

  • San Cataldo, 73° convegno annuale Exallievi di Don Bosco “L’impegno del Laico nella Chiesa”   |   28 Mag 2023

  • La nissena Chiara Scarantino a Roma in cerca dell’azzurro della Nazionale. Mamma Angela ci racconta l’emozione: “Il rugby uno sport ricco di valori”   |   27 Mag 2023

  • Caltanissetta, gli alunni della Caponnetto “piccoli archeologi” a Gibil Gabib   |   26 Mag 2023

 
Home» Cultura»Italia Nostra sulla “riedificazione” di tre colonne del tempio G di Selinunte

Italia Nostra sulla “riedificazione” di tre colonne del tempio G di Selinunte

Facebook WhatsAppt Telegram Email Print Di più

Nel superbo parco di Selinunte, in Sicilia, torneranno dunque a svettare tre delle gigantesche colonne del tempio G dedicato a Zeus. Peculiare monumento dell’antica Selinùs, l’edificio sacro, un tempio greco di ordine dorico, periptero, lungo 109 metri e largo 45,97 metri, costruito tra il VI e il V secolo a.C., si ergeva quale testimone della potenza e della ricchezza della colonia greca fondata dagli uomini di Megara Hyblaea. 

La riedificazione delle colonne del tempio G, secondo l’archeologo Oscar Mei dell’Università di Urbino, impegnato da oltre un decennio in campagne di scavo nel parco, rappresenta la parte conclusiva di un complesso progetto di studio, restauro e musealizzazione, finanziato con 5milioni di euro dal governo uscente della Regione Siciliana. Un progetto fortemente sostenuto dall’assessore dei Beni Culturali Alberto Samonà. Un progetto – si apprende – per il quale è già al lavoro un team di esperti, che vede il prof. Oscar Mei impegnato insieme a Valerio Massimo Manfredi, il primo a suggerire, anni fa, l’ipotesi di ricostruzione del tempio, e Claudio Parisi Presicce, che vanta una grande esperienza nello studio dei templi greci arcaici.  

Insomma: “Un cantiere archeologico enorme, sempre aperto al pubblico”, afferma il direttore del parco Felice Crescente. “Sarà un grande cantiere della conoscenza, attrezzato per consentire ai visitatori di seguire da vicino i progressi fatti dagli archeologi con un angolo multimediale dove sarà proiettata la ricostruzione virtuale del tempio”, aggiunge l’assessore Samonà. 

“Non puntiamo alla spettacolarità”, precisa Mei. “Qui non si tratta di una ricostruzione del tempio, bensì di una grande operazione scientifica di ricerca e di tutela”. Niente a che vedere con il progetto di ricostruzione auspicato da Vittorio Sgarbi, “E’ vero però”, fa notare Mei, “che un intervento conservativo si è dimostrato in questi anni fondamentale.” 

In architettura e soprattutto in archeologia, l’anastilòsi (dal greco ἀναστήλωσις “riedificazione”, derivato da ἀναστηλόω “riedificare”) è la tecnica di restauro con la quale si ricompongono, si rimettono in piedi, elemento per elemento, i pezzi originali di una costruzione andata distrutta, ad esempio a seguito di un terremoto.  

Ricordiamolo ancora una volta: sull’annoso e controverso tema della riedificazione del tempio G di Selinunte, si sono espressi – tra gli altri – con inequivocabile chiarezza scientifica, Cesare Brandi, Giuseppe Voza, Salvatore Settis, Sebastiano Tusa. “Un’idea vecchia e sbagliata” – sostenevano Brandi e Bianchi Bandinelli. E il prof. Voza: “lasciateci per ora, vedere, magari pulito, ben mantenuto e assistito, il gigantesco ammasso delle membra abbattute del tempio G che da secoli domina il magico paesaggio archeologico di Selinunte”. Salvatore Settis ha sempre bollato la ricostruzione del tempio G come “opera di regime fuori tempo”. 

Pertanto, se del tutto impropria è, e rimane, l’ipotesi della ricostruzione totale del tempio G di Selinunte, con la dovuta attenzione critica, noi di Italia Nostra analizzeremo l’evolversi di questo studio, restauro e progetto di musealizzazione, in uno dei parchi archeologici più straordinari e importanti della Sicilia a noi contemporanea.   

Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia 

Italia Nostra tempio G di Selinunte 2022-09-30
Tags Italia Nostra tempio G di Selinunte
Facebook WhatsAppt Telegram Email Print Di più
Articolo precedente:

Mussomeli, presentato progetto di valorizzazione turistica “Genius Loci” da 1,9 milioni di euro 

Articolo successivo:

Marco Andaloro: “È l’anno zero del PD della provincia di Caltanissetta, ricostruiamo un partito vicino alla gente” 

Articoli Correlati

Caltanissetta, gli alunni della Caponnetto “piccoli archeologi” a Gibil Gabib

Caltanissetta, gli alunni della Caponnetto “piccoli archeologi” a Gibil Gabib

Villa romana di Durrueli a Realmonte riapre al pubblico

Villa romana di Durrueli a Realmonte riapre al pubblico

Turismo, candidature Calendario eventi 2024-2025 fino al 24 giugno

Turismo, candidature Calendario eventi 2024-2025 fino al 24 giugno

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

  • Home page
  • Privacy Policy
  • Contatti
GiornaleNisseno.com è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta N.180 del 5/11/2003 – ROC: 35310 - Partita IVA: 02960360853 - Direttore Resp.: Danila Bonsangue. Redazione Giornale Nisseno: giornalenissenoredazione@gmail.com - Tel. 329.6468511