Nella Sicilia (che “diventerà bellissima”) del presidente Musumeci, lo scorso 13 dicembre
2018, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una norma, sconcertante e
pericolosa, che riguarda interventi edilizi nei centri storici dell’Isola. La norma è contenuta
nel disegno di legge relativo alle variazioni di Bilancio. Primo firmatario del provvedimento,
Nello Dipasquale, del Pd, che lo difende con orgoglio: «Agevolerà gli interventi di
riqualificazione per centri che rischiano di crollare». Contrario alla norma il Movimento
5Stelle che, a suo tempo, aveva sostenuto e votato la legge n. 13 del 2015 sui centri
storici siciliani: legge regionale da noi di Italia Nostra fortemente osteggiata e criticata
https://www.italianostra.org/italia-nostra-%C2%93no-al-nefasto-ddl-sui-centri-storici-
siciliani%C2%94/). Una legge che comunque faceva salvi i piani vigenti e prevedeva uno
studio di dettaglio di competenza dei Comuni. Con la recente norma, da un lato si impone
l’obbligo di modificare i piani vigenti, dall’altro i privati possessori di immobili possono
proporre piani stralcio. La norma, dunque, offre ai privati la possibilità di presentare piani
particolareggiati relativi a immobili nei centri storici, ai quali i Comuni si devono adeguare.
E’ chiaro che in tal modo si aggirano i vincoli che tutelano il patrimonio storico collettivo.
Afferma Giampiero Trizzino, deputato del Movimento 5Stelle: «Ci chiediamo cosa faccia
l’assessore regionale dei Beni Culturali (Sebastiano Tusa), di che cosa si occupi, visto che
il Governo non s'è pronunciato dinnanzi a questo obbrobrio giuridico. Nei prossimi giorni,
quando all’Ars approderà la finanziaria, presenterò un emendamento soppressivo per
abrogare questo scempio».
Le ragioni per cui la norma apre a pericolose operazioni speculative che rischiano di
alterare irreversibilmente la fisionomia dei nostri centri storici sono evidenti, considerato
anche il fatto che i progetti andranno approvati in sede di conferenza dei servizi, a
maggioranza. Pertanto il parere delle Soprintendenze potrebbe risultare minoritario. Come
ben sappiamo, nei centri storici sono pochissimi gli immobili vincolati, per questo l’articolo
approvato apre alla possibilità di snaturare irreversibilmente la configurazione di un luogo,
di uno spazio. Noi di Italia Nostra siamo dunque fortemente contrari a questa pessima
norma, concepita e sostenuta dai deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana con la sola
eccezione degli esponenti politici del Movimento 5Stelle. L’ennesimo, ulteriore attacco ad
un patrimonio unico e straordinario.
Ultime notizie:
-
Corsi gratuiti alla FOReIP di Caltanissetta | 29 Mar 2023
-
Elezioni amministrative, in Sicilia 128 Comuni al voto il 28 e il 29 maggio | 29 Mar 2023
-
Caltanissetta. Il vescovo Russotto a Casa Rosetta celebra Messa in preparazione di Pasqua | 29 Mar 2023
-
Basket. Invicta vince ad Agrigento e rimane in vetta alla classifica | 29 Mar 2023
-
CRI Caltanissetta: Raccolta uova di cioccolato per i nostri minori delle famiglie assistite | 29 Mar 2023
-
Caltanissetta, assessore Rando: “Coinvolgimento di tutte le risorse dell’Ente” | 29 Mar 2023