Dopo la riunione del 1° marzo a Palermo, “il silenzio assordante” del dipartimento Energia, acque e rifiuti. Con una dura nota riguardante “le continue interruzioni” del servizio idrico, il sindaco Giovanni Ruvolo chiede urgentemente la convocazione del tavolo tecnico per il Servizio Idrico. L’ 1 marzo 2017 si era svolta la riunione a Palermo nella sede del Dipartimento Acque ed Energia, richiesta dai sindaci di Caltanissetta Giovanni Ruvolo e Mussomeli Giuseppe Catania ed alla quale hanno preso parte i dirigenti di Caltaqua Antonio Gavira Sanchez e Andrea Gallè, quelli di Siciliacque Giuseppe Alesso, Massimo Burruano e Enrico Spada e dell’Ato Idrico Angelo Martorelli.
Nell’incontro i due amministratori comunali avevano espresso “forte disappunto” relativo alla “costante situazione della distribuzione idrica costellata da continue interruzioni nei due centri abitati, ed altri agglomerati urbani della provincia, causate da guasti di natura diversa e che ricadono pesantemente sulla regolarità del servizio cittadino inficiandone l’efficienza”.
“Il parametro relativo al numero delle interruzioni della distribuzione in un arco di tempo definito – afferma Ruvolo – è uno dei più importanti nella definizione della qualità del Servizio Idrico, e per questa ragione dalle parti convenute al tavolo tecnico in assessorato si era riconosciuta una situazione che oramai ha assunto una connotazione emergenziale ed alla quale non è più possibile derogare da azioni risolutive”.
Dai rappresentanti nell’incontro era scaturita la necessità di istituzionalizzare un tavolo di lavoro che potesse definire, ognuno per le proprie competenze “un Piano di Valutazione degli interventi da approntare sulle linee interne ed esterne e consequenziale Programmazione degli investimenti”, un cronoprogramma di attuazione degli interventi, l’analisi dello stato dell’erogazione e distribuzione prima e infine la “valutazione ed applicazione, secondo la normativa vigente, di misure compensative per i disservizi subiti dalle comunità e utenti”.
“E’ stato pure stabilito – prosegue il sindaco di Caltanissetta – che un successivo incontro con un inizio di programmazione ed insediamento operativo del tavolo sarebbe dovuto avvenire entro la fine dello stesso mese di marzo. Purtroppo si deve rilevare, con grande rammarico, che nulla è stato fatto in tal senso, non si sono avute comunicazioni in merito né tantomeno convocazioni. Il dipartimento Acque ed Energia, che aveva preso l’incarico di coordinare il tutto, continua a mantenere un assordante silenzio”.
“Lo stato di fatto delle interruzioni nella distribuzione idrica non è più tollerabile, soprattutto quando le difficoltà si acuiscono nei confronti delle famiglie della città capoluogo e non solo, in previsione di una stagione estiva a livello regionale contrassegnata da una incombente siccità e dalla conseguente diminuzione di 80 milioni di metri cubi di acqua disponibile per le esigenze stagionali. Bisogna altresì rilevare che in tema di Servizio Idrico Integrato, con la sentenza n.93 del 4 maggio 2017 la Corte Costituzionale ha cassato 11 commi di 6 articoli della LR. 19/2015 che avrebbe dovuto porre le basi di una riorganizzazione del servizio idrico regionale, di fatto destrutturandola e smontandola dei principi generali di innovazione, e le incombenti sanzioni a seguito di procedimenti europei per infrazioni sulla depurazione non avvenuta in 175 agglomerati urbani coinvolti con più di 2000 abitanti, i quadri regionale e strettamente locale si aggravano”.
“Oltre a non avere i risarcimenti per i disagi subiti a causa di inefficienze di coloro che dovrebbero garantire un servizio costante e di qualità, le comunità corrono il rischio di vedersi aumentare i costi in “bolletta” per gli ulteriori disservizi in tema di depurazione non avvenuta. Oltre il danno…la beffa”.