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Home» Riceviamo e pubblichiamo»Ingegnere Francesco Agati: sanatoria Edilizia: “Nulla Osta Ferroviario”, Il Comune di Gela può intervenire, il DPR 753/80, rappresenta un vincolo di inedificabilità relativa e non assoluto

Ingegnere Francesco Agati: sanatoria Edilizia: “Nulla Osta Ferroviario”, Il Comune di Gela può intervenire, il DPR 753/80, rappresenta un vincolo di inedificabilità relativa e non assoluto

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RFI Sicilia (Rete Ferroviaria Italiana Sicilia). La Caltanissetta, Gela, Siracusa è una ferrovia senza traffico passeggeri, non ha neppure traffico merci, non verrà ampliata, raddoppiata, elettrificata, potenziata o interrata, fonte Ferrovie dello Stato (“un ramo secco delle ferrovie siciliane”), che però crea molti disagi, infatti dalle direttrici Est-Ovest taglia la città di Gela in due, dividendola la collina a Sud e la pianura a Nord, la ferrovia in alcuni tratti costeggia alle civili abitazioni, alcune costruite prima della costruzione del tratto ferroviario, ma non regolarizzate in termini urbanistici e catastali, oggi per essere sanate hanno bisogno il Nulla Osta dalla Direzione Ferrovie di Stato di Palermo.

La ferrovia in senso interprovinciale. Attraversa i comuni di: Noto, Pozzallo, Ragusa, Modica, Comiso, Vittoria, Gela, Licata, Campobello di Licata, Ravanusa, Canicattì, Caltanissetta. Oggi rischia di essere soppressa, pochi passeggeri azzerati i traffici commerciali.

Per quanto riguarda il traffico passeggeri, i problemi legati all‟uso della ferrovia sono facilmente desumibili scarsa frequenza dei  treni, dai cambi, come anche dagli eccessivi tempi medi di percorrenza.

Si consideri, a titolo d’esempio, che per raggiungere Caltanissetta occorrono 1 h e 42 m, per Catania 2 h e 30 m, mentre sono necessarie 4 h per Enna, 5 h e 20 m per Messina, e 8 h per Trapani.

Per il traffico merci le imprese preferiscono utilizzare il trasporto gommato a fronte di una linea ferroviaria non modernizzata e lenta, che utilizza ancora dei locomotori diesel i quali, in presenza di pendenze accentuate, rallentano ulteriormente la propria corsa.

Una ferrovia che dalle notizie percepite durante la presentazione delle Istanze a Palermo, potrebbe essere dismessa e chiusa definitivamente entro dieci anni. Però crea non poche difficoltà nella Città di Gela, il rilascio del Nulla Osta da parte di RFI Sicilia è uno di questi problemi.  

La nuova stazione ferroviaria di Gela fu inaugurata alla fine degli anni settanta in sostituzione di quella antica risalente al 1891 e ubicata a nord-ovest, con essa venne modificato un tratto di circa 10 Km dell’asse ferroviario.

Per la sua costruzione ci fu una variante all’originario tracciato ferroviario che correva parallelamente a poca distanza dalla strada statale 115 (denominata via Venezia) ai piedi della collina sulla quale sorge la città. Essa venne traslata più a nord nella sua parte orientale (nei pressi della nuova diramazione per Caltagirone) per riprendere, più a sud-ovest, il vecchio percorso diretto a Licata. Vennero costruiti quattro grandi cavalcaferrovia tra i quali, quello lungo la statale 115 nei pressi del Commissariato di P.S., lungo 750 metri. Il nuovo percorso nel breve volgere di qualche anno venne inglobato nella disordinata espansione urbana della periferia, anche con immobili abusivi, che hanno comunque presentato istanze di sanatorie, accolte dal Comune di Gela.

La decisione di realizzare un nuovo scalo, negli anni sessanta, derivò dalla necessità di eliminare una serie di passaggi a livello alla periferia nord del paese, di creare uno scalo merci più grande a servizio della zona industriale e di una stazione adeguata alle esigenze di una città che, allora, assisteva ad un grande sviluppo economico, demografico, culturale e sociale.

 Oggi mi trovo ad intervenire per segnalare come tecnico-legale il grave problema che alcune famiglie si trovano ad affrontare causa la vicinanza della propria abitazione con il primo asse ferroviario, grazie al nostro intervento negli ultimi anni siamo riusciti ad ottenere alcuni “Nulla Osta” da parte i RFI Sicilia documento propedeutico, e in questi casi il più importante, per il rilascio della Concessione Edilizia in Sanatoria da parte del Comune.

La vicinanza dell’asse ferroviario alle abitazioni, crea a chi ha realizzato immobili abusivi molte difficoltà nell’ottenere il “Nulla Osta” da parte di RFI Sicilia. Il Comune di Gela pur sapendo della vicinanza degli immobili al primo asse ferroviario inferiore a trenta metri ha accolto le istanze di sanatoria per tale motivo è tenuto a partecipare alla mia proposta.

L’art. 49 del DPR 11 luglio 980 n. 753 dispone che “Lungo i tracciati delle linee ferroviarie e vietato costruire, ricostruire o ampliare edifici o manufatti di qualsiasi specie ad una distanza, da misurarsi in proiezione orizzontale, minore di metri trenta dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia”. Trattasi, tuttavia, di vincolo di inedificabilità relativa, con possibilità di edificazione in deroga, mediante riduzione della zona di rispetto solo nei casi in cui “…la sicurezza pubblica, la conservazione delle ferrovie, la natura dei terreni e le particolari circostanze locali lo consentano…”, come chiaramente stabilisce l’art. 60 comma 1 del medesimo DPR, c. 1 del D.P.R. n. 753 del 1980.

Il vincolo di rispetto ferroviario di cui all’art. 49 del DPR 753/80, rappresenta un vincolo di inedificabilità relativa e non assoluta, come tale rientrante nella previsione dell’art. 32.

Il Comune di Gela è uno dei comuni più interessati alla modifica del DPR 753/80 essendo che la ferrovia senza traffico taglia la città dividendola in Nord e Sud di Gela passando tra le abitazioni anche abusive che hanno però presentato nei tempi e nei modi giusti le istanze di sanatoria, accolti dal Comune di Gela.

Su undici istruttorie da noi presentate come tecnici-legali per il rilascio del “Nulla Osta” fino ad oggi sette sono state accolte da Ferrovie dello Stato Sicilia, un iter burocratico tutt’altro che semplice, basti pensare che bisogna presentare un fascicolo di mille pagine oltre che pagamenti, marche da bollo, e versamenti. (Alcuni immobili erano stati già costruiti prima della costruzione e passaggio della ferrovia). La Regione Sicilia a fronte di una linea praticamente chiusa è l’unica Regione italiana che chiede tutti questi documenti facendo allungare i tempi e aggravando le spese dell’istante. Evidenzio. Ciò non avviene in nessuna Regione Italiana con problemi simili.

Il Comune di Gela, con il nostro sostegno tecnico-legale può intervenire, e deve intervenire, infatti, ai sensi dell’art. 60 del DPR citato, gli uffici compartimentali di F.S. possono autorizzare riduzioni delle distanze fissate dagli art. 49 e 55; inoltre l’art. 50, comma 1°, dello stesso DPR stabilisce espressamente che il divieto ex art. 49 ” si applica a tutti gli edifici e manufatti i cui progetti non siano stati approvati in via definitiva dai competenti organi” alla data di entrata in vigore del DPR 753/’80, mentre i vincoli di inedificabilità assoluta, ai sensi dell’art. 33 della legge 47/85, sono tali solo “se siano stati imposti prima dell’esecuzione delle opere”. Concludiamo chiedendo minore rigidità da parte della Regione nel rilasciare il “Nulla Osta” soprattutto in linee ferroviarie che attraversano la Città del Golfo; Che il Comune di Gela che ha accolto centinaia di istanze in sanatoria intervenga, giuridicamente e interceda con RFI Sicilia, anche con il nostro sostegno tecnico-legale per ridurre le distanze tra il primo asse ferroviario e le abitazioni.

edilizia|ferrovia|Gela|sanatoria 2020-10-29
Tags edilizia|ferrovia|Gela|sanatoria
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