Vito Massimo Catania, podista di Regalbuto, ma palermitano d’adozione è fra i trentacinque italiani-eroi del 2018. Il nome dell’atleta tesserato per l’Universitas Palermo, volto noto del movimento podistico regionale, figura fra quelli ufficializzati dal Quirinale e scelti dal presidente Sergio Mattarella “per il coraggio e il grande esempio civile che hanno saputo dimostrare nella vita di ogni giorno”. Catania, oltre a gareggiare e vincere sulla distanza della mezza e della maratona, due anni fa ha trovato nuove motivazioni sportive in una sfida particolare: portare avanti i temi dell’inclusione sociale e abbattere le barriere esistenti fra normodotati e diversamente abili.
Vito Massimo Catania porta avanti questa missione con Giusi La Loggia, affetta da atassia dall’età di 33 anni, moglie di Giuseppe Colombo, presidente dell’Aisa – Associazione Italiana per la Lotta alle Sindromi Atassiche – conosciuta durante una gara da 10 chilometri a Barrafranca. “Mi ricordo quando ci siamo conosciuti – ha raccontato qualche tempo fa La Loggia – In paese avevano organizzato una gara a cui partecipava Vito Massimo, quel giorno non volevo neanche uscire da casa perché erano i primi tempi che mi muovevo in carrozzina, ma dovevo partecipare alla premiazione organizzata dall’Aisa. Quel giorno Vito Massimo vinse e mi regalò il trofeo. Poi in occasione di una gita sull’Etna ci ritrovammo e fra una battuta e una risata iniziò a spingere la mia carrozzina, andava sempre più forte fino a correre. Io mi sentivo più libera e più serena. Così quando mi ha proposto di partecipare ad una gara ho accettato”.
Da allora hanno corso insieme oltre 500 chilometri fra mezze maratone, maratone e ultra maratone come la “6 ore di Mondello”. Lui a spingere la sua carrozzina e lei a sentirsi sempre più libera. “Vito Massimo Catania, 39 anni – si legge sul sito del Quirinale – Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo generoso impegno nella sensibilizzazione sul tema delle barriere architettoniche e sociali. Sensibilizza così gli sportivi e il pubblico sulla vita dei disabili, vittime delle barriere architettoniche e sociali”. “La mia infanzia non è stata felice e ancora oggi ne pago le conseguenze – dice Vito Massimo Catania – ho sofferto tanto, ma grazie alla fede in Dio e a tutto quello che il destino ha messo sul mio cammino oggi sono qua, fiero di ciò che sono”. Catania sarà ricevuto da Mattarella al Quirinale insieme agli altri “eroi” nei prossimi mesi e prenderanno la “croce” dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana direttamente dalle mani del presidente della Repubblica.(Repubblica)
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