“Non si può rimanere insensibili al grido d’allarme che giunge dagli agricoltori, messi in ginocchio dalla siccità che da sei mesi affligge la Sicilia – affermano il commissario ed il vicecommissario provinciale, Calogero Pisano e Vincenzo Giambrone – la mancanza d’acqua sta arrecando danniingenti alle colture specializzate, come agrumeti, peschetie mandorleti, provocando danni economici incalcolabili alleimprese e alle famiglie che lavorano nel settore dell’agricoltura e a tutto l’indotto.
Tutto ciò avviene, a differenza di quanto accade per le areedel nord Italia, anch’esse in condizioni drammatiche per lamancanza di piogge, nel silenzio delle televisioni nazionalie nell’assenza totale del governo centrale, impegnato in questioni che, evidentemente, ritiene più importanti, come la legalizzazione delle droghe.
Chiediamo al Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci di dichiarare lo stato di calamità naturale – concludono Pisano e Giambrone – e di attivarsi per il riconoscimento di un ristoro economico in favore degli imprenditori agricoli“.