Finalmente qualcosa si muove per quanto riguarda il riordino del settore dei giochi in Italia. La Legge Delega infatti è pronta ad arrivare sui banchi del Parlamento e, sebbene non sia esattamente la riforma sperata e richiesta da tempo dalle associazioni di categoria e dalle società di gambling, è comunque un passo in avanti di non poca importanza.
Una novità che arriva come una manna dal cielo per un’industria, quella del gioco, che si è ritrovata in balia della pandemia da Covid 19 senza sostegni e aiuti ma, al contrario, con chiusure e restrizioni sulle spalle. Per questo le aziende e i brand di gioco pubblico e legale hanno dovuto mettere in campo tutti gli strumenti possibili per continuare a crescere in un contesto simile: in particolare strumenti di acquisizione clienti come i bonus, oltre ad investire sulla propria presenza online e in rete, sui social e sui motori di ricerca. E finalmente adesso qualcosa si sta muovendo anche dal lato della politica. Ad annunziarlo è stato il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, che è intervenuto nel webinar dedicato al gioco pubblico nell’era dell’innovazione.
“La Legge delega è pronta. È la proposta del Governo che il Parlamento potrà eventualmente modificare, ma è pronta – ha spiegato – L’assetto della Legge delega è neutro e dovrebbe trovare l’approvazione da parte dei partiti visto che si basa sul contrasto al gap, al riciclaggio, a tutti quei fenomeni distorsivi che hanno inquinato il gioco lecito, che ricordiamo è un fenomeno fisiologico e autorizzato dalla Stato”.
Insomma i focus della proposta mirano a contrastare soprattutto gli aspetti negativi degli ultimi anni: il riciclaggio, il ritorno del gioco illegale, il gioco patologico e le dipendenze. Tutti fenomeni che sono tornati pericolosamente in auge nell’ultimo periodo, ovvero quello della migrazione dal comparto terrestre e fisico a quello online. Complice la pandemia, infatti, migliaia di giocatori si sono ritrovati a dover cambiare metodi di gioco e quindi si sono trasferiti nel gioco a distanza. Qui però, un utente poco istruito e poco informato può cadere nei numerosi tranelli e rischi della rete. Sono molti infatti coloro che ammettono di non saper distinguere una piattaforma di gioco legale da una illegale. Accedere, scommettere e giocare su questi siti è però un rischio su tutti i campi: economico, psicologico, personale. Per questo si deve combattere. E forse la Legge Delega aiuterà a farlo.