[embed_video id=117843]Questa mattina Michele Giarratana, Caltanissetta Protagonista, ha indetto una conferenza stampa per tornare a parlare dell’affidamento del servizio centro diurno per malati di Alzheimer alla cooperativa Etnos presieduta dal fratello del sindaco Ruvolo.
Si è presentato da solo in conferenza stampa ed ha spiegato che si tratta di una scelta precisa, quella di rispondere a chi aveva adombrato il sospetto di una sua regia nell’attacco del centrodestra al sindaco Ruvolo per il caso dell’affidamento del servizio Alzheimer. “Stiamo parlando della rettitudine morale, del rispetto del codice etico che è stato più volte disatteso dal sindaco. Perché il codice non si limita a indicare l’obbligo di astensione ma è un impegno solenne”. Il primo riferimento è all’articolo 3 in cui il sindaco dichiara: “che nell’espletamento della propria attività non sussistono interessi di propri parenti o conviventi”. Ma per Giarratana c’è di più: “Il sindaco – ha detto – non si è astenuto in diverse occasioni”, citando la determina sindacale numero 20 del 11 maggio 2015 “con cui la giunta municipale ha approvato il piano di zona che prevedeva le somme per il centro diurno per malati di Alzheimer”.
“Un altro atto inequivocabile – ha detto Giarratana – è la proroga con affidamento diretto del servizio operata in favore di Etnos il 29 agosto 2014 fino al 31 dicembre con fondi comunali e non con la 328”.
“L’astensione si impone anche nell’approvazione dei bilanci”, ha detto Giarratana, ricordando che il bilancio di previsione 2016 approvato in giunta “prevedeva le somme relative al servizio Alzheimer quando la gara era già in corso”.
“Di fronte a queste falsità non possiamo tacere o accettare quello che il sindaco dice. Sono atti molto brutti. Sono dispiaciuto del fatto che non si rispettino gli impegni morali. Il codice etico non lo impone nessuno ma vale molto di più una volta che viene preso l’impegno”.
“Nessuno parla di arricchimento , parliamo di un servizio delicato e importante, però mi chiedo se un Sindaco non rispetta il codice etico e scappa via, quale garanzia ho che sia scevro da ogni sospetto e abbia un modo di agire che garantisca equilibrio per i cittadini. È una brutta storia perché mette a nudo la credibilità del sindaco”.