I genitori appoggiano gli studenti degli Istituti superiori di Caltanissetta che scioperano perché non ritengono sicuro il loro rientro in classe. “Le scuole non garantiscono la sicurezza e nelle classi non c’è il distanziamento adeguato per proteggersi dal virus. I trasporti non sono sufficienti per tutti gli studenti e soprattutto per una didattica al 70%. Vogliamo il diritto allo studio ma con sicurezza, una sicurezza che negli istituti della città è assente. Altro importante particolare è che gli istituti superiori sono frequentati da studenti pendolari, molti dei quali provengono da città dichiarate zone rosse.” Questo dichiarano gli studenti. Una mamma Valentina Ippolito dichiara: “ Mia figlia frequenta l’istituto artistico Regionale Rosario Assunto di Caltanissetta. I genitori stiamo raccogliendo le firme per non mandare lunedì i ragazzi a scuola. Crediamo che ad un mese e mezzo dalla fine della scuola e dopo un anno di DAD i ragazzi si siano abituati e per quest’ultimo periodo possano continuare a studiare a casa in totale sicurezza per loro e per noi! Tenendo anche conto che un gran numero di contagi è con variante inglese Covid 19. In questo periodo crediamo che le scuole non siano un posto sicuro esente da contagio, considerando anche i ragazzi costretti a viaggiare con i mezzi pubblici che sono a nostro avviso una bomba ad orologeria. Siamo disposti all’assenteismo di gruppo purché si trovi una soluzione” Valentina Ippolito rappresenta i genitori della I E dell’istituto artistico R. Assunto ed ha già scritto una lettera al dirigente scolastico. Stessa cosa ha fatto un’altra mamma che rappresenta i genitori della I D. Floriana Iannello: “È un difficile momento psicologico per tutti, con non pochi sacrifici nel mantenere a casa i nostri figli ma il proliferare dei contagi Covid e l’assenza di una certezza di mancanza di assembramenti anche all’esterno della scuola, ci spinge a prendere la decisione di non mandare i figli a scuola almeno fino al 3 maggio. Per quella data chiediamo la presenza al 50%. “
La scuola ha risposto che si deve attenere alle direttive del Presidente del consiglio Draghi e del Ministro Bianchi.
I genitori non si fermano ed hanno lanciato una petizione