Gela piange la morte di Jessica Platania 46 anni. Aveva creato un ricovero per animali tutto da sola. Di tanto in tanto chiedeva aiuto alle istituzioni per potere mantenere il piccolo grande ricovero, ma non ne riceveva. Aveva chiesto aiuto anche per essere assistita per i postumi di un incidente da cui era rimasta miracolosamente viva ma con una laparocele, figlia di un’operazione subita nel 2017 dopo un brutto incidente in moto. Oggi non ha superato l’ennesima crisi ed è morta. Sembrava che fosse riuscita a sopportare le tante ore di sala operatoria, ma a quanto pare le sue condizioni si sono poi aggravate.
Il Laparocele (o ernia post laparotomica) è un’ernia che si forma sull’addome a seguito di un intervento chirurgico tradizionale. E’ conseguenza, in circa il 10 per cento dei casi, dell’incisione praticata dallo specialista, in quanto originata, a distanza di tempo, dalla cicatrice presente nell’area di sutura. Con lei se ne va una vera volontaria, di quelle che non ci campano con i finanziamenti pubblici ma avrebbero voluto che ci campassero i suoi animali.
Jessica nel 2020 ha vissuto un calvario a causa del Covid, in lista di attesa in 4 ospedali, dalla Sicilia in Campania, in attesa che si liberasse un posto per operarsi. Tutto cominciava due giorni prima dell’operazione, già stabilita da tempo, dopo il ricovero e le fasi preliminari, a Napoli veniva comunicato a Jessica che non poteva operarsi perché dopo l’intervento non poteva andare nel reparto di Rianimazione già utilizzato per i pazienti Covid, nella prima fase della pandemia. Sempre a Napoli, comunicavano alla famiglia che la problematica si poteva risolvere in una settimana con 16.500 euro in una clinica privata. Dopo l’appello di Jessica era intervenuta l’Asp di Caltanissetta: “Abbiamo dato la disponibilità per operare la laparocele – comunicavano dall’Asp- Ma prima bisogna intervenire per risolvere le complicanze che sono sopravvenute alla colonna vertebrale della donna, in quanto una protesi non permetterebbe di arrivare alla colonna e quindi di operarla”.