Le cronache di questi giorni hanno solo ribadito quello che è un andazzo consolidato. Gela è abbandonata.
Sull’ospedale e la sanità il dato è sotto gli occhi di tutti, con il depauperamento dei servizi ospedalieri e sanitari su Gela, la cui offerta è sempre più lacunosa, scadente, lontanamente non rispondente alle esigenze e bisogni della città più popolosa. Area ad alto rischio ambientale priva di diagnostica.
Il primo cittadino Lucio Greco è solo un simbolo non muove un dito, non denuncia un problema, invia comunicati su comunicati.
A Caltanissetta il sindaco Gambino, alza la voce per rivendicare nuovi servizi e si mette di traverso rispetto all’ipotesi di un policlinico universitario ennese.
Due sindaci due pesi e due misure.
Termovalorizzatore, il primo cittadino Lucio Greco ormai giunto al termine del suo mandato anche in questo caso non ha difeso il territorio come avvenuto in altre località, cito Misterbianco dove hanno cacciato proposta, progetto e tecnici dal municipio in malo modo, riuscendo a difendere la salute dei misterbianchesi.
Non cambia il discorso sull’acqua e l’agricoltura. Gela si conferma ai margini dei tavoli e fuori dalle stanze decisionali, costretta in questo caso ad allinearsi alla stregua di un qualsiasi paesino del vallone. Gela con Lucio Greco non conta nulla è isolata.
Anche la notizia dell’inserimento della portualità gelese nell’ambito dell’autorità portuale della Sicilia occidentale è stata appresa dai gelesi, con in testa il primo cittadino, dagli organi di stampa. Complimenti, felicitazioni, ma intanto non si riescono ancora a spendere i soldi delle compensazioni per il dragaggio ed il pennello del porto rifugio, con tutto fermo all’ultimo tavolo prefettizio.
E mentre questa città ha finito di sperare nel completamento dell’autostrada Siracusa-Gela, della Santo Stefano Camastra – Gela, del raddoppio della Catania – Gela, giunge notizia del passaggio favorevole a livello nazionale dell’iter per i lavori di quella tangenziale che dovrebbe finalmente dare un fondamento alla Caltanissetta – Gela, visto che fino ad oggi sarebbe più corretto chiamarla Caltanissetta – Butera. La palla ora passa a livello regionale ed in particolare all’autorità di bacino per poi l’ultimo sì dell’Anas. Di una linea ferroviaria per Catania (magari) elettrificata mai discussa in consiglio comunale.
È indubbio che Greco non verrà riconfermato sindaco ma all’orizzonte non vediamo alternative, Gela ha solo politici di scarsissimo livello che invece di lavorare per il territorio sono solo capaci di self, comunicati e niente altro.
A Gela la politica non ha né buone idee, né progetti, né idee di sviluppo ma si racchiude del “Sistema Gela” una casta di ignoranti, raccomandati, e arroganti, gestita da avvocati, giornalisti, magistrati, qualche altro professionista e sopratutto da club. Gela, una città abbandonata da Dio e dagli uomini che non ha futuro, pensate che le potenzialità ci sono tutte…