Francesco Agati: Da diversi anni si parla di come potere intervenire per abbattere le barriere architettoniche, tante chiacchiere, tanta propaganda, tanta politica. Null’altro.
San Giacomo è uno dei quartieri storici della città di Gela, abitato da tanti anziani, molti giovani e diversi disabili. Si ricorda che abbattere le barriere architettoniche significa facilitare la circolazione pedonale di passeggini per bambini, di carrozzine per disabili, e a di chi ha problemi di deambulazione o affaticamento fisico.
Abbattere le barriere architettoniche è uno degli obiettivi di tutti gli Stati più evoluti e democratici.
Se pensiamo che in futuro ci saranno sempre più anziani e disabili causa l’innalzamento dell’età demografica e delle aspettative di vita, il mio progetto frutto di un attento studio urbanistico, architettonico e sociale è un’opera essenziale per il quartiere, e…, Gela tutta.
Inoltre. L’opera farà aumentare il valore economico degli immobili nel quartiere San Giacomo Maggiore; attualmente moltissimi immobili risultano abbandonati, altri prevedendiamo verranno chiusi in un prossimo futuro.
La mia proposta progettuale non teme il confronto con i più grandi ingegneri e architetti internazionali.
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