Il centro storico di Gela con i suoi 900 anni di storia è uno dei centri storici più importanti della Sicilia anche grazie alle mura federiciane del 1200. Oggi quasi abbandonato potrebbe essere di grande attrattiva per turisti e studenti, secondo la nostra visione architettonica urbanistica l’ex chiesa San Rocco potrebbe essere trasformata in museo, succursale a quello regionale oggi in restauro, e ospitare migliaia di reperti sparsi e unici al mondo.
Considerando: Posizione, costi ridotti, benefici economici per il centro storico, visibilità, l’ex Chiesa dimenticata di San Rocco sita in corso Vittorio Emanuele è perfetta per essere trasformata in museo archeologico su tre livelli con due entrate Nord in Corso Vittorio Emanuele e Sud in via Cairoli. Fino ad oggi non si è fatto nulla. Incuria e disinteresse hanno sempre prevalso ai solleciti dello Studio tecnico legale e di intermediazione del Dott. Francesco Agati con sede a Gela in Via Berchet 5.
La nostra attenzione oggi è riservata solamente alla chiesetta di San Rocco. Essa fu edificata nei primi decenni del 1700, ad opera della Fratellanza di San Filippo Neri, in uno stile semplice e lineare. La facciata possedeva diverse modanature, un piccolo ingresso servito da cinque gradini, e due finestre di cui una bifora e con arco a sesto acuto. Sulla sommità dell’edificio si trovava una torretta con un orologio (il nostro Comune ne aveva in concessione l’uso perpetuo), provvisto di tre quadranti e due piccole campane; questo impianto e quello del convitto Pignatelli erano fino agli anni quaranta gli unici orologi pubblici di Gela. La nostra proposta prevede il ripristino della torre e dell’orologio a tre quadranti. Nel 1789 ottenne il diritto di patronato a titolo di erezione; poi nel novero delle proprietà del Barone Vella.
Dal settembre del 1945 al maggio del 1950, l’edificio, già da diversi anni sconsacrato ed in parte pericolante, fu affittato al Comune di Gela e utilizzato come magazzino di deposito. L’ultimo orologio impiantato nella torretta della chiesa di San Rocco fu fornito nel 1923 dalla Officina Meccanica Poli & Bellotti di Milano.
Quarant’anni fa la chiesa, resasi pericolante per la vetustà, fu in un primo tempo privata della torretta e dell’orologio e poi demolita quasi completamente perchè fatiscente. Di essa sono rimasti i muri perimetrali e le nicchie degli altari, oltre ad una statua raffigurante San Rocco, recuperata qualche lustro fa da Mons. Grazio Alabiso. La parte prospiciente al corso fu chiusa, come già riferito, da un alto muro di tufo, un obbrobrio, che fino ad oggi non si è pensato nemmeno di intonacare.
È un peccato oggi lasciare in pieno centro storico questo spazio inutilizzato di molti metri quadrati e moltissimi metri cubici, potrebbe essere opportunamente sfruttato come museo in pieno centro storico. Attrattiva per turisti e studenti.
L’idea
La settecentesca ex chiesa con poche ed opportune modifiche possiede tutte le caratteristiche per ospitare un museo greco in pieno centro storico e offrirlo alla pubblica fruizione, i benefici economici per i commercianti, i ristoratori e non solo sarebbe eccezionale. Inoltre l’opera sarebbe trainate per la realizzazione e sviluppo di B&B e Affittacamere.
Il costo per trasformare l’ex chiesa San Rocco in Museum for Gela si aggira non oltre i cinque milioni di euro, il nostro studio sta già elaborando un progetto che prevede il ripristino del campanile con i tre orologi di duecento centimetri di diametro, la copertura da idea verrebbe realizzata in travi in legno e acciaio portanti, appoggiati verticalmente a travi in calcestruzzo e plinti, la cubatura è perfetta per realizzare tre soppalchi che andrebbero a contenere i moltissimi reperti sparsi per il mondo o accatastati nei magazzini della soprintendenza.
Le parti attrici
Chiesa: Curia di Piazza Armerina
Eredi del Barone Vella
Comune di Gela
Soprintendenza beni archeologici della provincia di Caltanissetta