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Home» Riceviamo e pubblichiamo»Gela. Agati a manager Asp Caltagirone: Scrivo in difesa del reparto per la cura del sangue dell’ospedale Vittorio Emanuele

Gela. Agati a manager Asp Caltagirone: Scrivo in difesa del reparto per la cura del sangue dell’ospedale Vittorio Emanuele

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Lettera aperta di Francesco Agati (tecnico-legale) di Gela al direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone:

Egregio Ing. Caltagirone, ho apprezzato da sempre la sua combattivita’, la sua capacità manageriale e anche politica.

Mi piace ricordare che la mia vita e’ stata attraversata da intensa attività immobiliare, tecnico-legale e progettuale, nonostante essa fosse una firma di impegno snobbata dalla politica ma copiata da essa. 

Sono un intermediario e tecnico-legale senza alcun interesse per la politica, da sempre difensore delle persone più deboli, fragili e indifese. OGGI IN LORO RAPPRESENTANZA E DIFESA. 

Le chiedo un atto di nobiltà politica  su queste persone, scrivo in difesa del reparto per la cura del sangue del Vittorio Emanuele, lo staff per quando volenteroso e sotto-organico è privo di strumenti, i pazienti  non possono aspettare ore per un tampone prima di accedere al reparto, neppure in Nigeria esistono reparti con solai ceduti da tre anni e mai ripristinati, stimiamo spese irrisorie di riedificazione a regola d’arte. Il reparto è abbandonato dalle istituzioni, si ricorda che solo la tempestività dell’operato medico può salvare da gravi conseguenze i pazienti. Oggi gli operatori del reparto sotto-organico sono costretti a prendere tempo per curare o visitare il paziente (tempo vitale), si ricorda che Gela e il suo comprensorio hanno il numero più alto di persone affette dalle varie anemie in Italia che il reparto cura: favismo, carenze di ferro e leucemie da industrializzazione. Attenzionare  il reparto di Gela e renderlo un reparto normale è un dovere istituzionale.

Ma non è questa la sede per entrare in un merito che aprirebbe un confronto che le regole democratiche vogliono si verifichi con le garanzie del contraddittorio e della giurisdizione. 

Lei, che e’ il garante del buon funzionamento della sanità del Libero Consorzio di Caltanissetta non potrà negare le gravissime carenze mai risolte del reparto che ha bisogno di maggiore attenzione da parte delle istituzioni.

Dato l’alto numero di pazienti, bisogna rendere il reparto in questione la punta di diamante della sanità nissena, con un occhio di riguardo per i bambini, si richiede un aumento di medici, infermieri, e posti letto H24, strumenti di alto livello, l’utilizzo di medicinali non omologhi, i pazienti devono avere diritto di prelazione durante le visite, gli esami e ricoveri. Gela maggiore centro nisseno deve avere un centro di raccolta e deposito, banca ematologica, le sacche non possono viaggiare nord-sud della provincia, si perde tempo, si perde denaro, si potrebbero aggravare le condizioni del paziente dopo un incidente, un parto o una semplice terapia. Un reparto d’eccellenza ridurrebbe notevolmente il pericolo di cause all’ospedale per carenze di strumenti atti alla cura, e azzererebbe l’emigrazione sanitaria in altri centri ospedalieri in Italia e in Europa. Le persone hanno diritto di curarsi e ritornare immediatamente alla propria vita, con il lavoro, i propri figli, la propria famiglia, a fare sport o palestra. 

Ing. Caltagirone, siamo certi, la sua importanza, la sua forza, la sua combattività, la sua preparazione, darà a breve una risposta al territorio riuscendo dove gli altri hanno fallito.

LA RINGRAZIO, 

Francesco Agati (tecnico-legale).

Francesco Agati|Gela|manager Asp Alessandro Caltagirone|Scrivo in difesa del reparto per la cura del sangue dell’ ospedale Vittorio Emanuele 2021-12-13
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