Sono tanti i borghi italiani abbandonati, immobili con vincoli storici e artistici che riqualificati potrebbero attrarre migliaia di visitatori e turisti. Gela ne ha uno dove le lancette si sono fermate al 1400 d.c. Tante potrebbero essere anche le vie per recuperarli.
Il mio lavoro mi ha dato l’opportunità di visitare uno degli immobili più belli della Sicilia ubicato nel Comune di Gela sulla Statale Gela-Comiso, una vasta struttura bizantina abbandonata per un sequestro nel 1983 in applicazione della legge 646, nota come Rognoni-La Torre, per la prima volta veniva introdotta la norma per la confisca dei beni ai boss, con il loro conseguente riutilizzo sociale.
Dopo il dissequestro l’immobile per una serie di circostanze è andato all’asta senza trovare aggiudicatari. Per chi fosse interessato possiamo provare per un saldo a straccio.
L’immobile che si potrebbe prestare a qualsiasi utilizzo, ricettivo, culturale, per scene di film medioevali, o pubblicità di noti marchi, è stato abbandonato, e triste vedere che giorno dopo giorno venga saccheggiato senza che qualcuno faccia nulla.
La Storica struttura doveva essere un hotel cinque stelle con idromassaggi e campi da golf, l’area di pertinenza immersa nelle fertili colline gelesi è di circa tre km quadrati, suddivisa in collina, pianura, lago, vegetazione ultra centenaria.
Secondo l’stat. Sono definiti borghi abbandonati o fantasma perché sono situati in zone impervie del Paese, spesso immersi nella natura, e i residenti li hanno abbandonati per ragioni economiche, sanitarie, sociali, ambientali, di sicurezza e giudiziari.
Abbiamo tante ipotesi per valorizzare tale antico fabbricato, la migliore è sicuramente quella adibire la struttura in hotel extra lusso con campo da golf e circolo ippico.
Grazie alla vicinanza con l’aeroporto di Comiso si potrebbero ospitare turisti provenienti da Giappone, Corea, Stati Uniti, Canada, Swaziland, Germania, Austria.
Il pensiero più immediato quando si pensa alla rinascita di questi luoghi è certamente il turismo. Questi luoghi sono custodi di antichi saperi e di un tempo scandito solo dalla natura, mete perfette per chi vuole riscoprire il silenzio e la tranquillità.
Tutto ciò è possibile grazie ai fondi e ai finanziamenti che le istituzioni statali, mettono a disposizione per rilanciare gli investimenti e ridare così vita ai luoghi abbandonati.
“Legge salva borghi” prevede un finanziamento di circa 100 milioni di euro fino al 2023 per risistemare e riqualificare completamente le strutture e la viabilità dei borghi, trasformandoli in mete turistiche.