Francesco Agati – Il fisco potrà accedere direttamente ai conti correnti, verificarne la disponibilità, e prosciugare il conto con atto di pignoramento. Da anni se ne discute, in qualche regione è già avvenuto oggi lo prevede la bozza della manovra con il governo di destra.
Prima di procedere al pignoramento l’agente della riscossione può, in fase stragiudiziale, accedere con “collegamento telematico diretto, alle informazioni relative alle disponibilità giacenti” sui conti.
Se dovessero emergere “crediti del debitore” nella disponibilità di uno o più operatori finanziari, l’agente “redige e notifica telematicamente al terzo, senza indugio, l’ordine di pagamento”.
“La notifica dell’ordine di pagamento è effettuata, a pena di nullità, anche al debitore, con le modalità stabilite”, non oltre trenta giorni dalla notifica al terzo.
Questo, si precisa, anche ai fini dell’adozione, da parte dell’Agenzia delle entrate-Riscossione di “idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, attraverso la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo.
La situazione è gravissima molte famiglie Italiane potrebbero ritrovarsi il conto azzerato se consideriamo che la stragrande maggioranza degli italiani usa il proprio conto per pagare le rate del mutuo o altri finanziamenti a breve si potrebbe assistere a un problema sociale senza precedenti.
In questi giorni molti festeggiano la tripla B dell’Italia, rating mondiale riconfermato; cito in maniera sintetica i paesi con la tripla B: Perù, Marocco, Bulgaria, Romania e altri quasi sottosviluppati. A fronte che l’italia per le agenzie di rating è un paese inferiore e inaffidabile a pari di molti paesi sottosviluppati, in Italia si pagano le tasse più alte in Europa, una iniqua perequazione che deve fare riflettere.