Tre giorni di sold-out su quattro, con pochi posti disponibili solo nel loggione, un grande coinvolgimento della città, attraverso il suo pubblico, gli sponsor privati, una gara emozionante che ha visto prevalere una giovanissima nissena, Vittoria Sardo, che approderà alla prefinale di Castrocaro e con un gruppo, gli Antura,che hanno già garantita la partecipazione a Sanremo Rock per il prossimo anno. E ancora ospiti che hanno incantato il pubblico come Rossana Casale, che con la sua voce ha ammaliato la platea accompagnata dal maestro Eugenio Cardillo oltre a lesinare con eleganza suggerimenti a tutti i partecipanti alla gara. Brava anche Paola Marotta, che da questo Festival ha iniziato il viaggio che l’ha portata alla finalissima di Amici e tante risate dal dirompente cabarettista Francesco Scimemi, per non dimenticare i Sesto Senso Reunion ed i Murra, realtà locali di notevole qualità. La frase “di Festival ne giriamo tanti, ma qui siamo su un altro pianeta” è un coro unanime dei giurati. Dalla Casale stessa a Gianni Errera, direttore artistico di Sanremo Rock, a Gian Luca Giudici, rappresentante di Castrocaro, unica pecca rilevata, la mediocrità dei testi e degli arrangiamenti, insomma un giudizio dettato più dalla bellezza delle voci che non dalle canzoni. Bravi e simpatici Toto Venti e Donatello Polizzi, alla conduzione per il terzo anno consecutivo del Festival, che sono stati affiancati nella serata finale da Francesca Ceci, piacevole sorpresa, che ha dato un tocco di classe, eleganza e bellezza al palcoscenico del Festival, il tutto contornato dal gran galà di mercoledì scorso. La “sparizione delle targhe” rimane un giallo, l’appello di Rossana Casale di farle trovare nel suo albergo il giorno dopo non ha dato esito, unico neo offuscato dal workshop dell’artista che ha ascoltato molti cantanti in erba e lesinato suggerimenti per l’intera giornata di domenica.Insomma la risposta il Festival l’ha data sul campo senza “se” e senza “ma”, alla luce del fatto che fino a venti giorni fa c’era il serio rischio, visti i tagli da parte dell’amministrazione comunale, che il tutto saltasse.La serata è stata aperta dalla scuola di danza “Fly Dance” con una coreografia di Alba Bifarella ispirata proprio alla storia del Festival.La gara come detto ha dato il podio a Vittoria Sardo, ma lo scarto tra i partecipanti in termini di punti è stato minimo, questa la classifica finale con relativi voti:
Vittoria Sardo Libera 58
Damaris Azzoni Polvere d’infinito 55
Antura Che si salvi chi può 54
Sharon Muscolino Il miglior errore 53
Federica Scarlata Io sarò 53
Cristian Burgio La stanchezza dei buoni propositi 44
Manlio Colasberna Se… 44
Federica La Rocca Fragile 43
Il premio della critica è stato assegnato a Martina Buggea, con Senza più paura. Ora il Festival si sposta dal teatro alla TV. Martedì 15 Marzo, il gran galà “Come 25 anni fa…” andrà in onda
su TCS canale 116 del digitale terrestre alle ore 21.00, mentre la finalissima andrà in onda Martedì 22 Marzo sempre alle 21,00.