Aveva ricevuto una penale nell’ambito di un contratto per la raccolta rifiuti ad Aversa e sebbene la legge, il nuovo codice appalti D.lgs 50 del 2016, tra le cause d’esclusione non presenti espressamente l’omessa comunicazione di tale circostanza, la capogruppo Senesi Spa avrebbe dovuto comunque dichiararla in fase di offerta, poiché anche la semplice penale, pur se impugnata, è ritenuta tra le “carenze significative” secondo quanto stabilito dalle linee guida dell’Anac e da una sentenza del Consiglio di Stato.
Così il Tar Sicilia ha accolto il ricorso della Igm Ambiente, in raggruppamento con Iseda e Sea, avverso l’aggiudicazione del bando ponte sui rifiuti di un anno alla controinteressata, la Senesi Spa in raggruppamento con Eco Burgus di Borgetto.
“Il Tar -dichiara il sindaco di Caltanissetta- Giovanni Ruvolo, a differenza di quanto affermato dall’opposizione in consiglio comunale, che aveva mandato gli atti a Procura e Anac chiedendo le dimissioni dell’assessore Vito Margherita, ha stabilito la piena legittimità di tutte le procedure attuate dal Comune di Caltanissetta. Sia quelle di tipo politico, come l’approvazione in consiglio comunale su proposta della Giunta del cosiddetto “bando ponte” che quelle amministrative seguite dal dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Giuseppe Tomasella nell’espletamento della gara.
L’omessa comunicazione delle penali comminate a Senesi Spa in altro contratto, infatti, ha comunque impedito il contraddittorio in sede di gara per cui il presidente della Commissione, nulla poteva eventualmente contro-dedurre. In una nota i consiglieri Angelo Failla e Toti Petrantoni parlano di “annunci fumosi e infondati dell’amministrazione”.
“Con il consueto glorioso ecumenismo il giovane assessore Margerita ed il sindaco annunciano che il TAR ha deciso sulla “procedura ponte”, del servizio di raccolta e spazzamento rifiuti. asserendo che il Comune di Caltanissetta è vittorioso, così come Schettino rassicurava i passeggeri della nave che affondava.
E’ evidente che la necessità di giustificare insuccessi conduce alla mistificazione. La verità che la vicenda è infarcita di condotte inesperienti ed avventate, spesso accompagnate dalla presunzione. L’epilogo della vicenda avrebbe suggerito di tacere.
Cominciamo dalla prima ed incontrovertibile verità: IL COMUNE DI CALTANISSETTA HA PERSO IL RICORSO PROMOSSO DA I.G.M., AZIENDA CHE ATTUALMENTE DETIENE IL SERVIZIO DI RACCOLTA E SPAZZAMENTO. L’aggiudicazione è stata annullata e dovrà procedersi all’affidamento alla seconda (e ultima classificata), ovvero proprio alla compagine che fa riferimento ad IGM Caltambiente.
RISULTATO:
-dopo avere speso oltre sessantamila euro per spese legali consulenze e commissione di gara;
– essere stati condannati alle spese di giudizio nella fase cautelare;
-avere bruciato tre anni nelle indecisioni quando si sarebbe potuto appaltare il progetto già elaborato dall’amministrazione Campisi, comunque mantenuto pressoché identico nell’impostazione dall’attuale amministrazione;
-aver insinuato sinistre responsabilità su proroghe che poi di fatto sono state poste in essere esclusivamente nel periodo dell’attuale amministrazione, unica ad aver avuto la possibilità di appaltare il servizio in ragione delle norme di legge sopravvenute;
Dopo tutto, alla fine, si affiderà il servizio alla stessa azienda che attualmente lo detiene.
Tale circostanza era ampiamente prevedibile e previsto, così come più volte fatto pubblicamente presente, dallo scrivente dal consigliere Failla e da molti altri.
Un servizio della durata di un anno, come il bando ponte, soluzione “patacca” per fronteggiare gli evidenti ritardi della Giunta Ruvolo, era evidente che potesse essere appetibile per la sola impresa che ha già a Caltanissetta le proprie infrastrutture, e così è stato.
DOPO NUMEROSI INVITI ALLA GARA SOLO DUE IMPRESE PARTECIPANTI
Tale indizio che avrebbe già dovuto allertare l’amministrazione sul fallimento della procedura, e farle porre in essere gli atti necessari a garantire i principi di trasparenza e concorrenza, ma così non è stato. L’unica concorrente alla azienda che attualmente detiene il servizio si è rivelata inadeguata ed il gioco è fatto. Tempo perso, risorse sprecate ed il rischio di un contenzioso infinito con l’azienda ormai esclusa, per attuare ciò che altro non è che una PROROGA DE FACTO, che già per tempo e trasparentemente invece poteva attuarsi, concentrando gli sforzi sull’accelerazione della procedura principale. Così cha fatto la vicina San Cataldo, rinegoziando il contratto per rispettare le sopravvenute norme sulle percentuali della raccolta differenziata, raggiungendo risultati brillanti. L’amministrazione Ruvolo, per confondere le proprie gravi responsabilità dei ritardi, ha invece preferito continuare a violare la normativa, ALTRO CHE MODELLO IN SICILIA, SIAMO IL COMUNE PEGGIORE IN PROVINCIA.
ALTRA IMPRECISIONE DELL’AMMINISTRAZIONE: IL TAR NON SI E’ PRONUNCIATO SULLA LEGITTIMITA’ DEL BANDO, IN QUANTO NON FACEVA PARTE DELLA DOMANDA DI I.G.M. CALTAMBIENTE.
E’ paradossale ritenere che un’impresa che partecipa ad una gara di appalto ed interessata ad aggiudicarselo possa eccepire la legittimità del bando, e lo è altrettanto ritenere che il T.A.R. possa pronunciarsi sulla legittimità del bando sconoscendo i presupposti della procedura “d’urgenza”, nel caso di specie inesistenti, in quanto frutto solo dei ritardi della Giunta Ruvolo.
IL BANDO E’ ILLEGITTIMO IN QUANTO ADOTTATO PER SOPPERIRE IL RITARDO DI OLTRE DUE ANNI E MEZZO DELLA GIUNTA RUVOLO. IN NESSUN CASO PROCEDURE DI URGENZA ATTE A GIUSTIFICARE PROCEDIMENTI DI GARA “STRAORDINARI” POSSONO TROVARE LEGITTIMAZIONE NEI RITARDI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Ma pur volendo prescindere da tali presupposti, andiamo ai RISULTATI.
Quali scenari oggi si prospettano con l’affidamento, forse a giugno di tale servizio “ponte”, che secondo le rosee previsioni dell’amministrazione che lo avrebbe dovuto appaltare già ad ottobre scorso, dovrebbe essere addirittura in procinto di scadenza contrattuale stante la durata prevista di un anno?
Il tutto con una procedura di gara parallela in corso di definizione all’UREGA, anch’essa, come già detto, non priva di elementi di criticità nei presupposti che a questo punto alla “gara ponte” si sovrappone.(sic). Il parere dell’Avv. Scuderi, consulente dell’amministrazione Ruvolo, aveva con chiarezza escluso la possibilità di procedere con detta soluzione in questo scenario, ben conscia dei rischi che ciò poteva comportare.
Lasciamo le risposte al giovane assessore ed al signor sindaco, nella consapevolezza che di questa pasticciata vicenda non abbiamo ancora letto l’ultimo capitolo”.