Come un boomerang le “ malefatte “ di Regione e Aziende Sanitarie sinora perpetrate a danno della salute dei lavoratori della sanità dal 25 novembre ritorneranno al mittente con
conseguenze gravissime ovvero multe salatissime e caos negli ospedali, – dichiara Raimondo Leotta
, segretario regionale Sicilia della Federazione Sindacati Indipendenti al termine di un vertice con le strutture regionali del Sindacato. Infatti i direttori generali per conseguire l’obiettivo del pareggio di bilancio ( e quindi raggiungere l’altro obiettivo molto personalistico della riconferma dell’incarico ) nel corso degli anni anziché tagliare le spese su appalti , esternalizzazioni e consulenze a parenti amici ed amici degli amici hanno tagliato sul personale costringendolo a turni massacranti che spesso facevano saltare il riposo. L’utilizzo della continua richiesta di lavoro supplementare la riduzione delle piante organiche dovute al blocco del turnover. l’allungamento dell’età lavorativa comporta, aggiunge Pippo Alicata coordinatore regionale sanità FSI ed analizzando i dati I.N.A.I.L. relativi agli anni 2010 e 2011 che per gli anni a seguire non possono che peggiorare, pratiche di riconoscimento di patologie muscolari scheletriche in Italia per oltre 30 mila su 46.550 e per fattori psichiatrici di vario tipo in oltre 800 richieste su 46.550. La FSI da sempre vicina ai lavoratori della sanità ed attenta alla problematica , nel corso di incontro tenutosi il 19 scorso presso l’ Aran ha ribadito per bocca del segretario generale Adamo Bonazzi l’indisponibilità a qualsiasi delega in bianco atta a prorogare la scadenza del 25 novembre, data dalla quale si esaurisce l’anno di tempo concesso
alle Regioni ed alla Aziende Sanitarie per organizzarsi ed al linearsi agli standards europei in
materia di obbligo del rispetto dei riposi del personale sanitario come previsto dalla legge
del 30 ottobre 2014 n. 161. L’ignavia sinora manifestata in tal senso dalle aziende sanitarie siciliane sommata all’affannosa corsa di queste, nelle ultime ore atta a sperimentare soluzioni
alternative tramite Furbate varie o intepretazioni della legge tanto di comodo quanto illegittime
dal 25 in poi – conclude Leotta – produrrà il caos nelle aziende sanitarie e un’ulteriore
discontinuità nell’erogazione dell’offerta sanitaria e funzionamento delle strutture
nel rispetto dei LEA ,oltre che ovviamente,una valanga di denunce per inadempienza presso
la Corte di giustizia Europea alla quale le strutture territoriali della Federazione Sindacati
Indipendenti inoltreranno le segnalazioni pervenute.Forse sarebbe il caso che ogni tanto i direttori generali riflettano sull’antico detto “ chi è causa del suo mal pianga se stesso “
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