Per salvare le ex province siciliane, oggi Liberi Consorzi, dal default mancano all’appello 120 milioni di euro. E quanto è emerso ieri a Palermo durante un incontro tra i vertici di AnciSicilia, l’assessore regionale alle Autonomie Locali, Luisa Lantieri, i commissari straordinari delle ex Province e le tre città metropolitane. Sul tappeto la ripartizione, ormai attesa da tempo, dei 18 milioni di euro destinati agli enti. Somme a cui si aggiungono i 9 milioni previsti nella manovrina all’esame dell’Assemblea regionale siciliana, ma che restano insufficienti a rimettere in equilibrio i conti delle ex Province per l’anno in corso. ‘L’unica strada percorribile, considerato che la Regione non sa come reperirli – dice il vice presidente di AnciSicilia e sindaco di Canicattini Bagni, presente all’incontro, Paolo Amenta – è quella di un intervento determinante del Governo nazionale, in modo da ridurre il prelievo forzoso che sta continuando a fare da questi Enti per il risanamento dei conti pubblici. Si apra subito il dibattito su questo tema, anziché provare a distribuire somme che non esistono”.
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