[embed_video id=102594]L’ex assessore all’Urbanistica, giunta Campisi, Andrea Milazzo, dichiara: “In ordine ad alcuni temi portati all’attualità dal Presidente della ProLoco Giuseppe Dantona sullo stato dell’iter per l’acquisizione dell’Antenna Rai e del relativo parco, è opportuno, per dovere di chiarezza, richiamare alcuni atti amministrativi posti in essere, comunque liberamente consultabili dalla sezione “Albo Pretorio” del sito del Comune di Caltanissetta.
ACQUISITA ALL’INIZIO DEL 2013 LA NOTIZIA DELLA DISMISSIONE DEL CESPITE
DA PARTE DI RAI WAY S.P.A. IL SINDACO CAMPISI PROVVIDE A MANIFESTARE
INTERESSE PER L’ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE.
A seguito di positivo riscontro da parte dell’Azienda, esperiti gli
studi e verifiche necessarie da parte degli Uffici nel frattempo
incaricati, CON DELIBERA DI GIUNTA MUNICIPALE 101 DEL 31.10.2013,
L’AMMINISTRAZIONE DI CUI HO FATTO PARTE, DIEDE DIRETTIVA PER PROVVEDERE
ALL’ACQUISTO DEL BENE E DEL PARCO CIRCOSTANTE PER CIRCA 2.000 MQ DI
FABBRICATI E SEDICI ETTARI DI VEGETAZIONE, DA ADIBIRE A MUSEO DELLA
RADIOCOMUNICAZIONE E PARCO NATURALISTICO. NELLO STESSO PROVVEDIMENTO SI
INCARICAVANO GLI UFFICI TECNICI DI REDIGERE LA VARIANTE URBANISTICA
DELL’AREA, NELL’ATTUALE PIANO REGOLATORE IN PARTE EDIFICABILE, PER
DESTINARLA DEFINITIVAMENTE A VINCOLO A PARCO NATURALISTICO ED ETNO
ANTROPOLOGICO, CON INEDIFICABILITÀ ASSOLUTA. Vale la pena di ricordare
che gli Uffici Tecnici in quella sede quantificarono gli ONERI
MANUTENTIVI DELL’IMPIANTO, ORMAI SPENTO, IN EUR 10.000 annui, coperti
dalla locazione di un trasmettitore per telefonia mobile insistente sul
sito.
Detto provvedimento fu trasmesso a Rai Way S.p.A. per concretizzare
l’interesse del Comune all’operazione di acquisizione, alla quale
RISCONTRÒ L’AZIENDA, CON NOTA A FIRMA DEL PROPRIO AMMINISTRATORE
DELEGATO STEFANO CICCOTTI, PROTOCOLLO RW/CCI/2013/0004280/9 DEL
18.12.2013, ACQUISITA AL PROTOCOLLO DEL COMUNE DI CALTANISSETTA DEL
3.1.2014, CHIEDENDO MODIFICHE NELLE MODALITÀ DI PAGAMENTO PROPOSTE DAL
COMUNE, STANTE L’INTERESSE DI PROCEDERE AD UNA SOLLECITA LIQUIDAZIONE
DEL CESPITE.
MEDIO TEMPORE GLI UFFICI COMPLETARONO LA PROGETTAZIONE DELLA VARIANTE
URBANISTICA E DEL FINANZIAMENTO, CON LA CONTRAZIONE DI UN MUTUO
FONDIARIO PER CINQUE ANNUALITÀ AL FINE DI REPERIRE LA SOMMA COMPLESSIVA
DI EUR 537.000.
Esperiti i passaggi consiliari in conferenza dei capi gruppo, ed
effettuata in febbraio 2014 una visita ufficiale sul sito alla presenza
di tutte le Autorità, CON DELIBERA DI GIUNTA 43 DEL 28 MARZO 2014, SU
PROPOSTA DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE URBANISTICA, SI APPROVAVA LA
PROPOSTA DI VARIANTE URBANISTICA PER DESTINARE L’AREA A PARCO
NATURALISTICO ED ETNO ANTROPOLOGICO, E SU PROPOSTA DEL DIRIGENTE DELLA
DIREZIONE FINANZE SI DAVA DIRETTIVA PER GLI ADEMPIMENTI PER L’ACQUISTO E
LA CONTRAZIONE DEL MUTUO NELLE MODALITÀ SPECIFICATE.
La proposta di variante urbanistica venne approvata nella Conferenza dei
Servizi in data 30.5.2014 composta dalla Soprintendenza BB.CC. ed AA.,
dall’Ispettorato Forestale e Genio Civile.
Il successivo 31.5.2014 lo scrivente provvide a trasmettere gli atti in
Consiglio Comunale per la pertinente deliberazione, che una volta
avvenuta avrebbe instaurato il regime di salvaguardia ai sensi della
legge 3 novembre 1952, n. 1902, impedendo qualsiasi ipotesi di
trasformazione edificatoria residenziale privata dell’area e degli
impianti, indipendentemente dall’acquisto della medesima. Solo dieci
giorni dopo, il 10.6.2014, la Giunta Campisi completa il mandato. Le
volontà attuative dell’iniziativa, già corredata da atti esecutivi,
dipendono pertanto dall’attuale Amministrazione e Consiglio Comunale,
quest’ultimo il quale non ha deliberato né in ordine alla variante
urbanistica, né in ordine ad atti finanziari conseguenti
all’acquisizione degli immobili. Stante la sospensione del procedimento
della Variante Urbanistica da parte del Consiglio Comunale, Rai Way è
nella libera disponibilità del bene, del quale può anche rimuovere gli
impianti, e, stante altresì la sospensione del procedimento di
acquisto, di alienarlo, anche a privati, con l’attuale destinazione,
parte della quale è edificatoria benché assoggettata alle prescrizioni
paesaggistiche, che comunque non sono ablative delle possibilità
edificatorie.
Detto ciò, a chiarimento dei “forse” dello stimato Presidente della
Pro Loco, del quale ritengo condivisibile l’intervento sull’iniziativa
in cui ancora crediamo, invito quanti lo vogliano ed abbiano interesse
per l’argomento, ad accedere direttamente agli atti amministrativi,
comunque pazientemente riportati nella pubblicazione monografica di
Carlo