[embed_video id=152884]Annunciata in una nota della Soprintendenza del Mare della Regione siciliana la presentazione, al Museo archeologico di Gela, dei reperti subacquei recuperati nel corso delle campagne d’indagine. E’ quanto si legge in una nota. Si tratta di “interventi effettuati negli ultimi anni in collaborazione con la Guardia di Finanza Roan di Palermo, la Capitaneria di Porto di Gela e il subacqueo gelese Francesco Cassarino”. Esposti “i lingotti che facevano parte di un prezioso carico trasportato da un’antica nave naufragata a qualche centinaio di metri dalla costa gelese, ad una profondità di circa cinque metri. I lingotti sono di un metallo particolare, chiamato oricalco, definito l’Oro di Atlantide. Una lega di rame e zinco simile al nostro ottone e considerato nell’antichità un metallo prezioso e al terzo posto per valore commerciale dopo l’oro e l’argento”. Esposti, inoltre, due elmi corinzi provenienti dai fondali del mare gelese.
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