Una proroga di sei mesi alla distribuzione della spazzatura in discarica per evitare il caos. Ma soprattutto una stretta sulla differenziata. Rosario Crocetta si prepara a firmare la nuova ordinanza sull’immondizia in Sicilia: in queste ore, i tecnici del dipartimento Rifiuti stanno predisponendo i dettagli del documento, che sarà sottoposto domani alla firma del governatore. Il provvedimento, nella sua stesura attuale, prevede una proroga fino al 30 novembre degli Ato e delle deroghe sul conferimento dell’immondizia, ma soprattutto un’accelerazione sulla differenziata: in base agli accordi presi con il ministero dell’Ambiente, Crocetta dovrà “almeno diffidare i Comuni ad implementare la raccolta differenziata entro 30 giorni dal ricevimento dell’atto” ed eventualmente commissariarli. Il diktat romano è molto netto: nei prossimi sei mesi bisognerà far aumentare la differenziata del 3 per cento per ogni trimestre. Dopo aver letto l’ordinanza, il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti dovrebbe firmare l’intesa con la Sicilia. Naturale quindi che le richieste romane non possono restare lettera morta.
Non c’è solo la differenziata, nel lungo elenco di desiderata ministeriali. Roma caldeggia l’export di immondizia: “In attesa di idonea impiantistica per il completo trattamento della frazione indifferenziata – si legge nel documento trasmesso alla Regione dal ministero – il presidente della Regione procede, entro 10 giorni dall’emissione dell’ordinanza, alla stipula di accordi con le altre Regioni per la corretta gestione dei rifiuti. A tal fine il presidente della Regione adotta, nell’ordinanza, le azioni necessarie all’autorizzazione di apposite aree qualificate come stazioni di trasferenza, nelle quali i rifiuti potranno essere temporaneamente trasferiti prima del loro recupero o smaltimento previo idoneo trattamento in impianti fuori regione”. Di più: “Entro 30 giorni dalla data di emissione dell’ordinanza – scrivono dal ministero – il presidente della Regione bandisce la gara ad evidenza pubblica; entro 60 completa le fasi di istruttoria; entro 120 giorni individua i soggetti aggiudicatari della gara”. Su questo punto, però, ancora stasera alla Regione frenano. Su un punto, invece, Crocetta accelera: la realizzazione di cinque termovalorizzatori, che però al momento non trova appiglio nel piano rifiuti in vigore, che semmai prevede l’incenerimento nei cementifici. Di “700 mila tonnellate da incenerire”, senza entrare nei dettagli, parla anche la bozza trasmessa dal ministero alla Regione. Più pacifici sono invece altri punti dei desiderata romani. Ad esempio il ministero ribadisce la richiesta presentata qualche settimana fa dall’Anac alla Regione: un piano per la riscossione delle tariffe rifiuti per abbattere l’alto tasso di evasione. Fra i punti richiesti anche un quadro completo dell’impiantistica e il completamento della riforma. Una bozza della norma è già stata predisposta in assessorato, ma non è ancora arrivato il “sì” della giunta.
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