“Io non so se ci sia un’unica regia o più mani: ma ormai si può affermare – dice l’assessore all’Ambiente Maurizio Croce – che esiste una strategia per fare in modo che zone di pregio diventino meno pregiate, scusate il gioco di parole. L’obiettivo finale è fare venir meno i vincoli”. Dietro le fiamme dolose potrebbero esserci i business dell’eolico e dell’agricoltura. Dal 15 giugno al 15 luglio sono stati 2725
gli incendi in Sicilia; l’anno scorso, da giugno a ottobre, si erano fermati a quota 707. Il record, poco invidiabile, appartiene all’Agrigentino, con 800 roghi. Segue Catania, con 450 incendi; Palermo è al sesto posto della classifica regionale, con 238. Ultima la provincia di Ragusa, dove ci sono stati solo 47 incendi. Ma sono Caltanissetta ed Enna a preoccupare maggiormente, perché nelle ultime settimane gli allarmi si sono susseguiti con una cadenza davvero sospetta.