I Carabinieri di Agrigento continuano a segnare risultati positivi in tema di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, su tutto il territorio della provincia. Molti, i servizi predisposti dal Comando Provinciale, a garanzia della sicurezza dei cittadini che in questo periodo estivo si riversano nelle località balneari e frequentano i locali costieri. Stamattina, i militari della Compagnia Carabinieri di Agrigento hanno svolto un mirato servizio antidroga nel territorio del Comune di Raffadali (AG). Dopo alcune perquisizioni, i militari dell’Arma si sono spostati in varie abitazioni sospette. In una di queste, le ricerche sono state particolarmente approfondite grazie all’ausilio di una unità cinofila della Guardia di finanza. ESCHILO e TASCO, due giovani esemplari di pastore tedesco, appena entrati in casa hanno subito iniziato a fiutare qualcosa di interessante. Tuttavia, nonostante la casa fosse setacciata in lungo e in largo, i Carabinieri non riuscivano a trovare la droga. È saltato, però fuori un coltellino ancora sporco di hashish. Probabilmente era stato utilizzato per tagliare in dosi la sostanza. Poi è saltata fuori della pellicola ed infine un bilancino di precisione per la pesatura. Non veniva però trovata la droga. A un tratto, il colpo di scena. Uno dei due cani impiegati nelle attività di perquisizione è balzato sul tavolo da pranzo ed ha iniziato a saltare e ad abbaiare, guardando prima il soffitto e poi il suo conduttore. Il cane ha ripetuto in modo frenetico questo comportamento. Uno dei Carabinieri è salito così su una scala, ha rimosso dei pannelli che delimitavano il controsoffitto. All’interno era stato ricavato un nascondiglio, dove erano custoditi due panetti di hashish. Duecento grammi di sostanza stupefacente in totale, in parte già tagliati e confezionati in dosi, sono stati così sequestrati. Per il venticinquenne agrigentino, utilizzatore dell’appartamento, le manette sono state inevitabili. È stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Agrigento, di fronte alla quale, dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Ora la droga, del valore circa mille euro al dettaglio, verrà portata in laboratorio per le valutazioni qualitative volte anche a stabilire il numero di dosi ricavabili.
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