Gela, Francesco Agati:
In questo periodo storico il giornalismo sembra essere giunto a un punto di non ritorno. Uno di quei momenti in cui occorre riprendere in mano i contenuti, i valori e le visioni per tracciare un percorso differente, costruttivo, ottimista e positivo.
La comunicazione è l’arma più potente, a Gela in mano ad alcuni giornalisti incenui che da anni uccidono l’economia della città per pochi euro, per qualche like o per favorire l’amico di turno e avere un ritorno economico.
Una falsa notizia ripetuta negli anni e condivisa in più giornali può essere più devastante di un ordigno stesso, Gela ha sicuramente margini culturali di miglioramento ma se i giornalisti continuano in questa strada autodistruttiva nella Città del Golfo resteranno solo impiegati, pensionati, e micro-delinquenti. Da professionista posso sicuramente asserire che in una città in cui si parla solo di cronaca, spesso inventata, è una città senza futuro, la cronaca fa perde i finanziamenti, fa scappare gli imprenditori e professionisti e causa della deflazione e spopolamento. Il giornalismo a Gela negli ultimi trenta anni, ha perso ogni forma di credibilità, i danni fatti dalla prima emittente locale, e di qualche giornale regionale “per qualche regalo”, sono ancora sotto gli occhi di tutti.
Ma generalizzare non è mai una buona cosa e per questo noi siamo impegnati alla ricerca delle firme e dei media che credono nell’informazione costruttiva e che giorno dopo giorno sono pronti a ricucire la relazione con il lettore per promuovere il territorio, per promuovere i 27 km di spiaggia finissima, soffice color oro, i propri tesori immobiliari castelluccio, la torre di manfria in primis, il museo, le mura Timolontee, i lingotti di oricalco, il “Progetto Gelone”. Bisogna puntare su una narrazione costruttiva, bisogna delineare nuovi percorsi, nuove visioni e nuovi sguardi che ci condurranno verso un nuovo modo di raccontare la realtà che ci circonda, bisogna essere ottimisti e instancabili visionari, il mio è un progetto a lungo termine. Un viaggio stimolante che si costruisce giorno dopo giorno con il confronto, l’ascolto di tutti e l’esplorazione del territorio per le bellezze che offre.
(…Presto renderò pubblico da tecnico-legale una mia ricerca sulle antiche mura Timolontee. Archeologi, studiosi, storici in 2700 anni non sierano mai posti la domanda. Lo studio del Dott. Francesco Agati lo ha fatto e cambierà la storia antica…), i giornalisti potranno fare tesoro del nostro studio.
Cito alcuni nozioni apprese dalle esperienze di giornalismo costruttivo di altri paesi europei ma anche riflessioni nate osservando il panorama italiano dell’informazione.
- Informare secondo etica e rispetto.
- Raccontare sempre la verità dei fatti.
- Trovare soluzioni alternative.
- Ispirare fiducia nei lettori ed evitare notizie fake o in parte fake.
- Dare spazio a chi offre soluzioni e non si ferma al problema.
Se vogliamo ripartire bisogna iniziare dalla comunicazione una comunicazione positiva porta benefici a tutti. Gli interessi di pochi non possono prevalere sugli interessi di tutti. Facciamo risorgere Gela!.