Dott. Agati: “Il porto isola come sbocco al mediterraneo per la Provincia di Caltanissetta, bisogna solo aggiungere le Piattaforme Galleggianti.“
Gela – “Come avevo preannunciato il porto rifugio sarà solo fonte di propaganda nelle prossime competizioni politiche, si allungano ancora i tempi, il porto rifugio è antieconomico e nessuno ha intenzione e volontà reale di renderlo navigabile.
Perchè perdere tempo quando possiamo utilizzare il porto isola.
Il Porto isola con poche modifiche, ribadiamo è perfetto per l’attracco di traghetti e catamarani occorre un investimento non superiore a due milioni di euro, nessun impatto ambientale, grazie alla removibilità delle piattaforme galleggianti, collegate con passerelle in acciaio alla struttura principale (pontile), sono perfette, economiche, ideali per tutte le normative vigenti. Le piattaforme verrebbero ancorate con pesi morti al fondale, il tutto per arrivare a quota +2,00 metri, da quota 0 del mare.
Perchè perdere ancora tempo per una infrastruttura non adatta come il porto rifugio quando possiamo utilizzare un’infrastruttura pronta, agibile e funzionante ben servita da infrastrutture a terra, oggi quasi abbandonata da ENI, per rendere efficiente il porto isola occorrono solo qualche milione di euro, a fonte dei quaranta milioni per il Porto Rifugio che mai verrà ultimato, la struttura non porterà alcun beneficio economico (beneficio-costo) alla regione.
Il piccolo porto con il suo modesto specchio d’acqua non potrà mai essere ibrido, turistico, da pesca e commerciale, trovate politiche per fare contenti a tutti.
Il tecnico-legale e di intermediazione del Dott. Francesco Agati stima l’ultimazione dei lavori in soli 120 giorni, e la possibilità di partenza del primo catamarano o traghetto a maggio 2022, ma prima le parti attrici Comune di Gela, Eni e Regione Siciliana devono stipulare un accordo, la SIREMAR è pronta alle tratte Gela-Malta e Gela-Lampedusa”