Come già rimarcato e denunciato dalla Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Vanessa Pallucchi, il presidente di ANFFAS Caltanissetta e presidente di Confcooperative Caltanissetta, Maurizio Nicosia, prende atto con amarezza che all’interno del DL Aiuti nessun ristoro contro il caro-energia sia previsto per le realtà non profit, e quindi del Terzo Settore che gestiscono servizi di primaria e fondamentale importanza per persone con disabilità gravi e gravissime, anziani, minori e in generale persone fragili.
Di fatto il DL Aiuti bis è stato approvato al Senato senza gli emendamenti necessari che prevedevano sostegni anche agli Enti del Terzo Settore. Ciò rappresenta un segnale inciviltà massima. Ancora una volta si ha la conferma che l’importanza di attività volte all’inclusione sociale, al contrasto delle diseguaglianze e alla presa in carico delle persone con disabilità gravi e gravissime, sia riconosciuta più a parole che con i fatti.
Le realtà non profit, al pari delle imprese profit, subiscono pesantemente le nefaste conseguenze della crisi energetica e, ancor più rispetto alle imprese profit, non possono “scaricare” alcun aumento dei costi sui clienti poiché significherebbe scaricarli su anziani, persone con disabilità e le loro famiglie.
E’ certo che in assenza di aiuti concreti da parte dello Stato le alternative, per chi porta avanti un modello di gestione non incentrato sul profitto ma sulla cura della persona e sulla tutela del bene comune, siano purtroppo soltanto due: riuscire a farcela con le proprie forze, ma è praticamente impossibile, oppure chiudere definitivamente i battenti.
Anffas e Confcooperative si aspettano vivamente che si intervenga e che si ripari al più presto a questa grave mancanza, poiché dimenticare il Terzo Settore significherebbe voler lasciare ai margini proprio chi è in una condizione di maggior svantaggio e sofferenza.
I servizi destinati alla vastissima platea di persone fragilidanno occupazione a centinaia di operatori, ignorare tutto ciò equivale alla condanna definitiva di una parte considerevole della popolazione Italiana e Siciliana. In questo stranissimo e concitato periodo elettorale ci rivolgiamo a chi si professa vicino alle questioni sociali, vicino alla gente, vicino alle persone che soffrono, già parlamentari ai diversi livelli o che si affacciano per la prima volta a questo impegno politico e civile, per lanciare un grido di allarme che scongiuri questa profonda discriminazione sociale e riporti un po’ di serenità, oltre che a tutte le categorie colpite dalla calamità dovuta al rincaro del costo energetico, anche al Terzo Settore che meglio e più di altri capisce e vive quotidianamente le problematiche su esposte.
Ci rivolgiamo con forza indistintamente a tutte le forze politiche. Porre attenzione a questi allarmi significa dare segnali di sensibilità civile, politica e democratica, viceversa la classe politica del nostro Paese sarà etichettata da tutta Europa come insensibile e incivile.
Si svegli la politica e ponga immediato riparo.