E alla fine le dimissioni arrivarono. Lucia Borsellino ha scelto gli sms (inviati dai suoi fedelissimi) per avvertire chi le è più vicino e chi con lei ha collaborato. L’assessore del rinnovamento, la figlia del magistrato ucciso dalla mafia, lascia la giunta Crocetta e lo fa non senza polemiche. Con l’arresto di Matteo Tutino, l’assessore Borsellino si è tolta un peso ed ora si sente libera. Lo ha confessato in una intervista a Repubblica. Lucia, che ieri ha incassato dal procuratore Francesco Lo Voi il sostegno e la conferma pubblica del suo atteggiamento non solo collaborativo ma trasparente, adesso non intende più stare in silenzio. Confermati sospetti circolati per mesi circa l’ingerenza forte del Presidente nella scelta di alcuni manager che lei non avrebbe mai nominato. “I motivi che mi avevano spinto ad entrare in questa giunta non esistono più” ha detto la Borsellino. E’ lei a scegliere, non intende più subire. Ha subito troppo in questi due anni che definisce “devastanti”.
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