Nella serata di ieri, i carabinieri della Sezione Radiomobile di Gela hanno tratto in arresto Francesco Di Pietro, 31 anni, per detenzione illegale di arma clandestina, spari pericolosi e ricettazione. Sono le ore 21 circa di mercoledì 15 aprile, nei pressi della stazione ferroviaria il silenzio viene interrotto da un forte boato. Un carabiniere libero dal servizio, di passaggio in quella zona per far visita ad un parente, capisce che lo scoppio in realtà è un colpo d’arma da fuoco, soprattutto quando in rapida successione sente altre deflagrazioni del medesimo tipo. Nota che le esplosioni provengono da un terrazzo di un’abitazione di Piazza Stazione ed immediatamente, insieme ad una pattuglia di Carabineri nel frattempo giunta sul posto, raggiunge il terzo piano della palazzina. I militari, quindi, bussano alla porta dell’abitazione da cui provenivano gli spari, e solo allora i colpi cessano. Ma dall’interno nessuna risposta. Successivamente veniva effettuata una perquisizione, che, inizialmente, permette di rinvenire 17 cartucce esplose per fucile, un fucile a canna mozza avente matricola abrasa, e con all’interno una cartuccia esplosa da poco, ed ulteriori tredici cartucce nonché una cartucciera in cuoio. L’uomo è stato rinchiuso in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria..
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