Gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Volanti, nel corso di un posto di controllo, nei giorni scorsi, hanno proceduto al fermo di un’autovettura che transitava per Viale della Regione. Dal controllo eseguito dagli agenti, attraverso il database del Ministero dell’Interno, il conducente, un 56enne nisseno, risultava da rintracciare poiché, possessore di una pistola marca Glok regolarmente detenuta, non aveva presentato idoneo certificato medico entro i termini di legge previsti dalla normativa vigente. Per tale ragione l’arma era da consegnare all’autorità di P.S. per mancanza di certificazione medica d’idoneità per la detenzione. Da un ulteriore controllo emergeva che l’arma in questione non era più custodita nel luogo originario di residenza dell’uomo, ma che da qualche mese era stata spostata presso un’altra abitazione e che di detto spostamento non era stato dato il previsto avvisto all’Autorità di P.S. In ragione di ciò i poliziotti procedevano al sequestro della pistola e a denunciare l’uomo in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per il reato di omessa denuncia di trasferimento di arma regolarmente detenuta.
Circa un anno fa, il 4 maggio 2015, scadeva infatti il termine, per coloro i quali detengono armi, per presentare il certificato medico di idoneità psicofisica alla detenzione all’Ufficio armi della Questura di Caltanissetta. Molti si sono già messi in regola, altri ancora non hanno ottemperato entro i termini previsti e l’Ufficio Armi della Questura ha proceduto ad inserire i loro nominativi presso il CED interforze al fine di procedere al loro rintraccio e ritirare le armi.
[*Si tratta dello stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all’acquisto, previsto dall’articolo 35 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
La certificazione da produrre deve attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol.
Il certificato medico in questione è rilasciato dagli uffici medico-legale o dai distretto sanitari delle A.S.P. o dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato.
Il richiedente, sottoponendosi agli accertamenti, è tenuto a presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di fiducia, di data non anteriore a tre mesi. Il medico accertatore potrà richiedere, laddove ritenuto necessario, ulteriori specifici esami o visite specialistiche, che saranno effettuati presso strutture pubbliche.
Sono esentati dall’obbligo di presentazione coloro che nei sei anni antecedenti l’entrata in vigore del decreto, abbiano già consegnato il certificato al momento della richiesta di una licenza di porto d’armi o di un nulla osta all’acquisto di armi.
Nel caso in cui il detentore non voglia più la disponibilità dell’arma e non trovi una persona idonea a cui cederla, anche a titolo gratuito, potrà procedere alla disattivazione rivolgendosi ad un armaiolo che renderà l’arma inutilizzabile, attestandone l’inutilizzabilità; oppure potrà chiedere la rottamazione agli Uffici di Polizia (Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri), che procederanno al ritiro e alla definitiva distruzione dell’arma.]