Vi è un mondo speciale, un mondo dove il male non esiste e dove i sentimenti sono autentici. Un mondo dove si è amici per la pelle e dove mai ci si sente abbandonati. Prima della legge Basaglia, la numero 180 del 1978, poco più di 40 anni fa, vi erano dei luoghi in tutta Italia dove le persone con disabilità erano invisibili e dove il loro essere speciale altro non era che un problema sociale da trattare sistematicamente con ogni espediente medico. Dopo grandi sforzi, perpetrati nel corso degli ultimi decenni, verso la tutela della dignità umana e la conservazione dell’integrità personale, possiamo fermamente affermare che ingenti passi avanti siano stati ormai compiuti. Tuttavia è certo che ulteriori debbano ancora essere fatti. È indubbia l’utilità di due misure che echeggiano sempre più a gran voce di popolo: il prepensionamento dei genitori di ragazzi con disabilità e i solidi aiuti economici destinati a tutte le strutture private che operano sul territorio e che si spendono quotidianamente per incentivare e accrescere le specialità di questi ragazzi. Si erge come garante di tali diritti la Dottoressa Daniela Di Piazza.
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