Di Danila Bonsangue.
A quanto sembra l’Asp di Caltanissetta è allo sbando, un’altra segnalazione giunge da San Cataldo, un’altra famiglia, scrupolosa, in quarantena senza riuscire a rintracciare l’Asp e senza nessuna disposizione sanitaria di isolamento. A raccontarci tutto Laura Lipari:
Doveva essere un Natale quasi normale all’insegna della famiglia nelle nostre quattro mura, le stesse che si sono trasformate in una gabbia.
Tutto è cominciato quando, tra preparativi e allestimenti, io e la mia famiglia abbiamo deciso di farci un tampone precauzionale in vista del 25. Giorno in cui saremmo stati con alcuni zii e cugini, anche loro con vaccino e tampone negativo.
I miei genitori e mio fratello la mattina del 23 si sono dunque recati al centro analisi, io l’avrei fatto il pomeriggio nonostante l’avessi già fatto il sabato precedente con risultato negativo.
Risultato: mio padre e mia madre negativi, mio fratello positivo. Isolamento per mio fratello nella sua stanza e noi quarantena volontaria.
Avvisiamo tutte le persone con cui è stato a contatto e inspiegabilmente tutti risultano negativi, pure la fidanzata.
Il pomeriggio anche io risulto negativa, ma per precauzione rimango a casa aspettando una chiamata dall’Asp con le varie indicazioni che ci sarebbero spettate.
Ad oggi, 27 dicembre nessuno ci ha mai chiamati, noi non siamo mai usciti da giorno 23 e mio fratello da quello stesso giorno vive in una stanza senza alcun sintomo.
Dal 24 dicembre provo insistentemente a chiamare l’Asp di Caltanissetta, ma una voce preregistrata mi invita a “richiamare più tardi”. In più il medico di base non è reperibile.
Al momento non sappiamo come muoverci e ci troviamo in una vera e propria situazione di domiciliari quasi “volontari”.